Manifestazione a Torino, protesta lavoratori dei bus turistici e Ncc

Piemonte

La protesta è stata organizzata da Federnoleggio-Confesercenti e da Sistema Trasporti, due delle maggiori sigle di categoria, che hanno lanciato l'allarme sulla condizione del settore. Una delegazione di operatori è stata ricevuta in prefettura per illustrare le richieste della categoria

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Protesta dei lavoratori dei bus turistici e degli operatori Ncc (noleggio con conducente) in piazza Castello a Torino. La manifestazione è stata organizzata da Federnoleggio-Confesercenti e da Sistema Trasporti, due delle maggiori sigle di categoria, che hanno lanciato l'allarme sulla condizione del settore. Una delegazione di operatori è stata ricevuta in prefettura per illustrare le richieste della categoria: ristori immediati, sconto sulle accise, esenzione dal bollo, erogazione del bonus montagna, interventi per contrastare la svalutazione die mezzi.

"Siamo bloccati da due anni"

"Da oltre due anni siamo bloccati, con i bus turistici sui piazzali e le prenotazioni delle auto quasi azzerate - spiegano i lavoratori-. Il settore è in ginocchio, con perdite di fatturato dell'80% nel 2020 e del 50% nel 2021; dopo una parziale ripresa nella scorsa estate, limitata al 40% dell'operatività, da novembre sono ricominciate le disdette, e i mezzi sono di nuovo fermi".

La situazione in Piemonte

In Piemonte sono circa 220 le aziende nel settore bus e oltre un migliaio quelle del settore auto per un totale di quasi 5.000 addetti, fra titolari e dipendenti; i mezzi coinvolti sono oltre 4000: 1136 bus e 3000 vetture. "A livello locale l'unico provvedimento è stato la sospensione del bollo per le auto, ma i bus non hanno avuto neppure quella. La Regione Piemonte ha brillato per la sua assenza: non ha fatto nulla e non ha neppure mai risposto alle nostre richieste di incontro", spiegano le associazioni.

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