"È andato proprio tutto liscio e so che se questo è successo è anche per l'ondata di affetto e energia che tante persone mi hanno mandato, spesso da lontano", ha affermato lo scrittore sui social. Baricco il 22 gennaio aveva rivelato che gli era stata diagnosticata la leucemia mielomonocitica cronica e che si sarebbe sottoposto all'intervento
Alessandro Baricco è uscito dall'ospedale ed è tornato a casa. A circa tre settimane dal trapianto di cellule staminali, lo scrittore ha lasciato l'Istituto per la ricerca e la cura del cancro di Candiolo, in provincia di Torino, dove era ricoverato. A quanto si è appreso, l'intervento è tecnicamente riuscito e il decorso post operatorio è stato ottimale.
"È andato tutto liscio"
"A casa, finalmente. Grande gioia", ha scritto su Facebook Baricco. "Devo ringraziare lo staff medico e paramedico dell'Istituto di Candiolo: da loro ho solo ricevuto cura, attenzione e gentilezza - ha aggiunto -. È andato proprio tutto liscio, col trapianto, e so che se questo è successo è anche per l'ondata di affetto e energia che tante persone mi hanno mandato, spesso da lontano. A loro va tutta la mia gratitudine, la più sincera". Ora si tratta di "andare avanti a ricostruire, con pazienza e disciplina, sperando di vedere arrivare presto l'ora dei festeggiamenti. Nel caso, intendo farli durare per anni", ha concluso.
L'annuncio sui social a gennaio
Ad annunciare sui social che gli era stata diagnosticata la leucemia mielomonocitica cronica era stato lo stesso Baricco il 22 gennaio. "Ehm, c'è una notizia da dare e questa volta la devo proprio dare io, personalmente - aveva affermato lo scrittore -. Non è un granché , vi avverto. Quel che è successo è che cinque mesi fa mi hanno diagnosticato una leucemia mielomonocitica cronica. Ci sono rimasto male, ma nemmeno poi tanto, dai. Quando hai una malattia del genere la cosa migliore che puoi fare è sottoporti a un trapianto di cellule staminali del sangue, cosa che farò tra un paio di giorni". Baricco, aveva spiegato che a donargli le cellule staminali sarebbe stata la sorella Enrica, "donna che ai miei occhi era già piuttosto speciale prima di questa avventura, figuriamoci adesso".