L’uomo era stato chiamato a rispondere di atti persecutori. Nel maggio del 2018, secondo quanto ricostruito dal pm, l’imputato si presentò dai genitori della donna e cominciò a tormentarla
Nel 2018, a tredici anni di distanza dalla fine del rapporto, ha cominciato a tormentare la sua ex. Con questa accusa un torinese è stato condannato oggi in tribunale a Torino a sei mesi e 20 giorni di reclusione. L'uomo era stato chiamato a rispondere di atti persecutori. In aula l’uomo ha sostenuto che è stata l'ex fidanzata ad agire "con animosità coerente con la sua personalità oppressiva che si era già manifestata nel 2005" e essere stato lui a "subire dei reati". Gli è stato riconosciuto il vizio parziale di mente.
La vicenda
Il rapporto di coppia fra i due, di brevissima durata, si era interrotto nel 2005, quando entrambi erano giovanissimi. Nel maggio del 2018, secondo quanto ricostruito dal pm Marco Sanini, l'imputato si presentò dai genitori della donna e, in seguito, cominciò a tormentarla; alla fine di dicembre fu arrestato dalla polizia dopo essere entrato, grazie a una prenotazione on line in cui si era servito di uno pseudonimo, nell'Escape Room, un circolo dove si pratica un gioco di ruolo in cui i partecipanti devono risolvere degli enigmi, gestito da lei.