Bimba morta Torino, domani l'autopsia: il patrigno resta in carcere

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La bambina era precipitata da un palazzo del centro del capoluogo piemontese: resta in carcere con l'accusa di omicidio colposo il patrigno 32enne

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Sarà eseguita domani l'autopsia sul corpo di Fatima, la bimba di tre anni precipitata da un palazzo del centro di Torino; resta in carcere con l'accusa di omicidio colposo il patrigno 32enne.

L’accusa

È stata dunque accolta in parte la richiesta della difesa, sostenuta dall'avvocato Alessandro Sena, dopo che l'uomo ha confessato che la bimba è caduta durante un tragico gioco. "Dalle risultanze investigative - si legge nel provvedimento di convalida - non si ricavano elementi che consentano di affermare una sia pur indiretta intenzione omicida del prevenuto".

L'assessore al Welfare: "Su famiglia massima attenzione servizi sociali"

Sul caso è intervenuto anche l'assessore al Welfare Jacopo Rosatelli dato le polemiche delle ultime ore sul ruolo dei servizi sociali. "Sulla situazione c'è un approfondimento in corso, l'attenzione dei servizi sociali era massima da tempo ed è massima anche in queste ore così difficili. Chi polemizza contro i servizi sociali dipingendoli come nemici delle persone non fa un buon servizio e strumentalizzare questa vicenda credo sia inaccettabile", ha detto Rosatelli a margine della firma di un Patto di collaborazione tra la Città di Torino e la Fondazione di Comunità di Porta Palazzo per la gestione condivisa del giardino di piazza Borgo Dora. L'assessore ha spiegato che la famiglia di Fatima, che viveva con la mamma, "era seguita per il sostegno all'abitare, il sostengo socio assistenziale ed educativo. La situazione era monitorata da professioniste esperte" sottolinea l'assessore per il quale dire ora che le cose sarebbero potute andare diversamente se si fosse agito in qualche altro modo "sarebbe pura speculazione". 

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