Torino, vendevano cuccioli di cane gravemente malati: in 6 a processo

Piemonte

Gli imputati, che avrebbero venduto i cuccioli sul web come "vaccinati" e "in ottima salute", sono accusati di maltrattamento di animali, truffa e falso

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Hanno venduto via internet cuccioli di barboncino e bouledogue gravemente malati. Con questa accusa sei persone sono imputate in tribunale a Torino per maltrattamento di animali, truffa e falso. I cagnolini erano presentati sul web come "vaccinati" e "in ottima salute". Dopo l'acquisto, però, i compratori, la procura ne ha individuati sette che pagarono tra i 400 e i 600 euro, si accorgevano dei disturbi: parassiti, giardia, parvovirosi, problemi respiratori. In due casi i cuccioli morirono nel giro di pochi giorni. I sei imputati, difesi dagli avvocati Giovanni Ferrara, Davide Mosso e Tiziano Rossoli, sono piemontesi.

Le indagini

Secondo la ricostruzione del pm Elisa Pazé, che ha cominciato a indagare dopo una denuncia, i cuccioli non ancora svezzati erano importati dall'Ungheria in condizioni di trasporti non idonei e senza certificazioni sanitarie. Il 13 giugno 2019, durante un'ispezione nella casa di due delle persone ora sotto accusa, a Mombercelli d'Asti, ne furono trovati dodici: erano "infestati da parassiti" e avevano "il sistema immunitario compromesso" al punto che nei giorni successivi sei di loro morirono. Nelle carte del procedimento la procura sottolinea che le malattie furono cagionate "per crudeltà" e "senza necessità". Per uno degli indagati il capo d'accusa è stato annullato per un problema formale e gli atti sono stati restituiti al pm. Per gli altri il processo comincerà a maggio.

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