Al momento le indagini sono concentrate sulle conoscenze dell'amica 40enne che sarebbe stata l'ultima a vedere in vita Melis
Gli investigatori della squadra mobile della questura di Torino, guidata da Luigi Mitola, sono tornati in via Gottardo, dove ieri pomeriggio è stato trovato nella sua auto il cadavere di Massimo Melis, operatore della Croce Verde 52enne assassinato con un colpo di pistola alla tempia.
Le indagini
Gli investigatori hanno sentito ieri l'anziana madre del 52enne, con cui conviveva, e una 40enne con cui l'uomo aveva avuto una relazione. La donna, che domenica sera è stata riaccompagnata a casa proprio dalla vittima, sarebbe stata l'ultima a vedere in vita Melis. Al momento le indagini sono concentrate sulle conoscenze della 40enne. La donna, secondo quanto è emerso, era in apprensione a causa del comportamento di un uomo, e Melis, al quale era legata da un rapporto di amicizia, si prestava a riaccompagnarla a casa. Gli investigatori della squadra mobile della Questura, comunque, non stanno trascurando altre piste. Amici e colleghi hanno descritto Melis come una persona gentile e disponibile. Lavorando alla Croce Verde era in contatto con situazioni di disagio ed è anche questo un aspetto su cui stanno cercando di fare luce gli investigatori.
L’omicidio
Secondo quanto finora ricostruito, l’uomo sarebbe stato ucciso nella serata di domenica da un colpo di pistola che lo ha raggiunto alla tempia sinistra mentre sedeva al posto di guida; non aveva allacciato le cinture di sicurezza. Il killer ha poi chiuso lo sportello e si è allontanato senza portarsi via denaro o altro. Il corpo è stato ritrovato ieri. Da fonti investigative si apprende che a trovare il corpo di Melis dentro la Punto blu, sarebbero state appunto la 40enne e la sorella della donna allertate dalla madre del 52enne, che si era rivolta a loro poiché il telefono del figlio risultava staccato.
L'uomo aveva trascorso il tardo pomeriggio di domenica insieme alla donna in un supermercato per fare la spesa e quindi riportarla a casa. Il delitto potrebbe essere stato commesso intorno alle 22, ma l'autopsia fornirà elementi più precisi. Se l'autopsia, affidata al medico legale Roberto Testi, confermerà l'ora del decesso, gli investigatori della Squadra Mobile, diretti da Luigi Mitola e coordinati dal pm Chiara Canepa, dovranno fare luce sul perché Melis sia rimasto alcune ore parcheggiato sotto i palazzoni di via Gottardo, dove abita la donna, o se sia andato via e poi tornato e per quale motivo.