Elezioni comunali Torino, Lo Russo è il nuovo sindaco: "Dedico vittoria a don Aldo Rabino"

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L’esponente del centrosinistra ha ottenuto la vittoria al termine dello spoglio dei ballottaggi, sconfiggendo alle urne l’avversario del centrodestra Paolo Damilano. Lo Russo: “Questa vittoria la dedico a una persona che per me è stato un maestro, un padre, una guida, don Aldo Rabino”

"Non nego emozione. Questa vittoria la dedico a una persona che per me è stato un maestro, un padre, una guida, don Aldo Rabino". Sono le prime parole di Stefano Lo Russo, che al suo comitato elettorale ha commentato l'esito dello spoglio del ballottaggio. Salesiano, storico cappellano del Torino, è stato il sacerdote, morto nel 2015, ad avviare Lo Russo al volontariato e alla politica. "Lunedì 25 annuncerò la giunta - ha dichiarato il neoeletto sindaco - mi prendo questo tempo per scegliere le persone migliori. Le caratteristiche che dovranno avere le assessore e gli assessori saranno competenza specifica della materia di cui si dovranno occupare, essere persone motivate che hanno voglia di lavorare per la città e siano coese e compatte rispetto al progetto" (LO SPECIALE ELEZIONI – TUTTI I RISULTATI ELETTORALI - IL BALLOTTAGGIO A TORINO - L'AFFLUENZA A TORINO - I SINDACI ELETTI NELLE PRINCIPALI CITTÀ).

Il candidato a sindaco di Torino per il centrosinistra Stefano Lo Russo arriva al comitato elettorale per una conferenza stampa, Torino,18 ottobre 2021. Dopo appena 260 sezioni scrutinate, su 919, è scattato l'applauso dei militanti del centrosinistra presenti negli uffici. Lo Russo è al 58% delle preferenze contro il 41% dello sfidante di Torino Bellissima e del centrodestra, Paolo Damilano. ANSA/ALESSANDRO DI MARCO
COMUNALI VITTORIA LO RUSSO A TORINO - ©Ansa

Lo Russo: "Spero di essere all'altezza dei miei predecessori"

"Alcuni la definiscono una campagna elettorale storica". È un passaggio dell'intervento di Lo Russo al comitato elettorale del centrosinistra, di fronte agli ex sindaci Valentino Castellani, Sergio Chiamparino e Piero Fassino. "Vi prenderò a modello pur nella vostra specificità, per la vostra capacità di essere persone perbene, capaci, competenti e oneste e per il bene che avete fatto alla città spero di essere all'altezza del vostro esempio".

"Erano tanti anni che centrosinistra non era così unito"

"Un esito importante che ci responsabilizza molto" ha proseguito Lo Russo. "Erano tanti anni - aggiunge parlando dal suo comitato elettorale - che il centrosinistra non era così unito e capace di fare squadra. Una grossa parte del risultato è dovuta a un programma concreto e alla compattezza della coalizione che non si vedeva da tanto, con tante pluralità ma che si sono mosse insieme. C'è stata una grande mobilitazione dei volontari che non si vedeva da tempo e una campagna elettorale ben organizzata e ben gestita. Il valore aggiunto è stato essersi messi in ascolto della città e dei cittadini". Rispondendo ai giornalisti in merito ai dubbi di una parte del Pd sulla sua candidatura all’inizio della campagna elettorale, ha risposto: “I rapporti col Pd sono da sempre straordinariamente positivi in una dialettica democratica. Ci sta che alcuni dirigenti abbiano un'opinione e altri un'altra. È stata rispettata l'autonomia dei territori. Le polemiche del passato sono definitivamente messe da parte e il voto di oggi lo dimostra”.

"Ringrazio Damilano per lealtà della competizione"

"Ringrazio Paolo Damilano - ha continuato Lo Russo - per la lealtà della competizione. Torino ha dato una prova di stile e di come si può lavorare anche in termini competitivi e collaborativi. Adesso il primo compito è fare mie le istanze di chi non mi ha sostenuto e di chi non è andato a votare Obiettivo fra 5 anni aver ricostruito il legame con i torinesi per farli tornare a votare".

"Voglio raccogliere suggerimenti e stimoli dalle minoranze"

Lo Russo ha aggiunto: "La coalizione non cambierà, ma voglio raccogliere suggerimenti e stimoli che possono arrivare dalle minoranze. Il mio compito è creare un clima di collaborazione, che può far del bene al progetto del centrosinistra e alla città. Torino ha bisogno di pacificazione, di avere una nuova fase che si apre, di costruttori. Abbiamo davanti la sfida di far ripartire la città e la prima cosa sarà invitare tutte le energie a dare una mano ricreando il sistema Torino che, quando è capace di essere davvero sistema, le ha consentito di fare passi avanti".

Il nuovo sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, centrosinistra, al comitato elettorale, Torino,18 ottobre 2021. "Non nego emozione. Questa vittoria la dedico a una persona che per me è stato un maestro, un padre, una guida, don Aldo Rabino". Sono le prime parole di Stefano Lo Russo, che al suo comitato elettorale commenta l'esito dello spoglio del ballottaggio. Salesiano, storico cappellano del Torino, è stato il sacerdote, morto nel 2015, ad avviare Lo Russo al volontariato e alla politica. ANSA/ALESSANDRO DI MARCO
COMUNALI STEFANO LO RUSSO VINCITORE A TORINO - ©Ansa

Damilano: "Torino non ha voluto lottare per cambiamento"

"Torino non ha avuto voglia di lottare per il cambiamento": così il candidato sindaco del centrodestra Paolo Damilano. "La vera sconfitta - ha affermato Damilano - è la politica, è il fatto che si sia una città che non ha voluto lottare. Nelle periferie c'è grande disillusione, e la pandemia ha accentuato ancora di più le problematiche, troppo spesso ci sono state promesse non mantenute".

"Farò opposizione costruttiva"

Damilano annuncia che farà una "opposizione costruttiva" in Consiglio comunale, unendo le due liste Torino Bellissima e Progresso Torino. Quanto al risultato, spiega che è quello di "un centro non vuole estremismi e fatica a trovare rappresentanti". "Con Torino Bellissima - ha detto Damilano, arrivato a Palazzo Civico - siamo partiti con un gruppo di torinesi coraggiosi che volevano cambiare la loro città e ci siamo ritrovati come seconda forza politica. Abbiamo avuto straordinari compagni di viaggio, gli amici di Progresso Torino. Dopo questo voto le due liste diventeranno un solo progetto che lavorerà per il bene della città". "Lo faremo con una opposizione costruttiva - ha spiegato - che non dirà mai di no ai progetti di miglioramento della città. Saremo costantemente attenti perché neanche un euro venga sprecato o usato per fare un debito cattivo. Vigileremo perché le periferie abbiano finalmente il posto che meritano e perché nessuno venga lasciato indietro". "Il nostro progetto - ha rimarcato - è il risultato di un centro che fatica a trovare rappresentanti nei partiti e non vuole estremismi ma solo dialogo, concretezza e progetti".

"Tre torinesi su cinque non hanno votato"

"In questa strana elezione - ha proseguito Damilano - tre torinesi su cinque hanno scelto di non votare per il sindaco. Rappresentano il primo partito partito che non ha voce in Consiglio comunale. Noi non ci rassegnano e lavoreremo per coinvolgere uno a uno tutti i torinesi che si sentono abbandonati dalla politica".

"Complimenti a Lo Russo per campagna elettorale corretta"

Damilano ha commentato la vittoria di Lo Russo: "Voglio fare i complimenti a Stefano Lo Russo per una campagna elettorale corretta e sempre all'insegna del dialogo. Oltre ad augurarti buon lavoro gli chiedo di prendersi cura di Torino nel momento più complicato della sua storia".

"Partiti nazionali pigri a livello locale"

"Ho visto grande partecipazione da parte dei partiti a livello nazionale, li ho visti forse un po' più pigri a livello locale: i risultati credo lo abbiano in parte dimostrato". Così Damilano a proposito di Lega, Fdi e Fi, le forze politiche che hanno sostenuto la sua corsa. "Ho visto grande partecipazione dai leader nazionali - ha sottolienato Damilano - anzi li ringrazio per essere venuti e avere aiutato la nostra campagna elettorale".

Il candidato sindaco del centrodestra, Paolo Damilano, parla con i giornalisti   davanti davanti alla sede del Comune dopo la sconfitta al ballottaggio delle elezioni amministrative di Torino contro il Dem Stefano Lo Russo, 18 ottobre 2021. 
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Paolo Damilano - ©Ansa

Appendino: "Congratulazioni al neosindaco"

"Congratulazioni al neosindaco, gli faccio i miei migliori auguri di buon lavoro, lo attende un compito complesso ma straordinario. Ho già sentito Stefano Lo Russo, e gli ho ribadito la mia disponibilità a fare un passaggio di consegne che mi auguro avvenga il più velocemente possibile. Anche perché ho una scadenza, e non vorrei essere in ospedale (a giorni partorirà il secondo figlio, ndr)". Così la sindaca uscente di Torino, Chiara Appendino, sul ballottaggio nel capoluogo piemontese.

"Tema astensionismo dovrà interrogare forze politiche"

"Oggi non è la giornata di fare analisi elettorali, c'è il tema dell'astensionismo che credo dovrà interrogare tutte le forze politiche, pure la mia anche se a questa tornata non abbiamo partecipato. Dobbiamo analizzare il voto con attenzione e non mi sottraggo, lo faremo sicuramente nei prossimi giorni". Così la sindaca uscente di Torino, Chiara Appendino, sul risultato delle elezioni. "Credo che l'astensionismo e le due circoscrizioni di Torino Nord (dove l'affluenza è stata la più bassa in città, ndr) - ha detto Appendino - pongano un tema politico e di rappresentanza, che interessa tutte le forze politiche. La mia, che sarà rappresentata in Consiglio comunale da tre consiglieri, farà la propria parte, anche nel rispetto delle persone che non sono andate a votare. Ma oggi è un po' presto per fare analisi". "Abbiamo davanti appuntamenti significativi come il Pnrr e le scadenze di fine anno - ha aggiunto la sindaca uscente - spero che la prossima amministrazione possa essere messa immediatamente nelle condizioni di poter lavorare e dare risposte ai cittadini. Molte cose sono già partite ma c'è bisogno di un governo politico. Ora tocca a Lo Russo, e noi saremo in Consiglio comunale a fare opposizione".

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