Vaccini: a Torino somministrata la terza dose al primo sanitario in Italia

Piemonte

"Io sarei favorevole all'estensione della terza dose a tutta la popolazione, e per i sanitari è irrimediabilmente necessaria", ha sottolineato il medico

E' stato Ezio Ghigo, direttore del Dipartimento di Medicina della Città della Salute di Torino, il primo sanitario in Italia a ricevere oggi la terza dose di vaccino contro il Covid. "Io sarei favorevole all'estensione della terza dose a tutta la popolazione, e per i sanitari è irrimediabilmente necessaria", ha sottolineato il medico. "Le evidenze - ha detto Ghigo - dicono che la protezione della prima e della seconda dose si estendono con alta probabilità per un anno. Dopo, per prolungare e probabilmente anche per potenziare l'efficacia del vaccino contro il Covid è necessaria una ulteriore dose... sono stato il primo sanitario, che fortuna!". (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI IN ITALIA E NEL MONDO - I DATI DEI VACCINI IN ITALIA)

Cirio: "Terza dose ai sanitari in tutta Italia grazie a noi"

"Oggi è una giornata storica - ha sottolineato il presidente della Regione, Alberto Cirio, visitando il centro vaccinale dedicato all'ospedale Molinette - perché prende l'avvio operativamente la terza dose. Qui alle Molinette parte parallelamente agli over 80 e ai residenti nelle Rsa la vaccinazione dei sanitari, che si fa in tutta Italia proprio grazie al Piemonte. La scorsa settimana mi era stata sottoposta questa richiesta, abbiamo ritenuto opportuno girarla al generale Figliuolo e lui non solo ha detto che condivideva e ce l'ha autorizzata, ma l'ha fatta anche diventare una regola per tutte le Regioni. Purché questo avvenga parallelamente alla vaccinazione che continuiamo a fare sui fragili e sulle persone che hanno più di 80 anni". "Noi crediamo tanto alla vaccinazione dei sanitari - ha rimarcato - perché è un modo per mettere in sicurezza un mondo e dare tutela a chi sta in prima linea, alla persone che sono più esposte. Nell'ordine delle vaccinazioni naturalmente viene tenuto conto del grado di esposizione dei diversi sanitari". " Quando mi sono candidato alla guida della Regione - ha aggiunto - avevo lo slogan 'Un'altra velocità per il Piemonte': avrei voluto applicarlo in altri campi, ma questo è il settore nel quale il destino ci ha portati, e ha portato tutto il mondo. La cosa buona è che il Piemonte si è dimostrato veloce, capace e performante in questo difficile ambito. Noi nel vaccino crediamo, continua a rimanere l'unica via di uscita dal Covid".

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