Il tecnico è stato punito con il massimo della pena per la giustizia sportiva per aver colpito il direttore di gara durante la partita di Prima Categoria con l'Oleggio Castello
Giovanni Alosi, ex allenatore del Carpignano che ha aggredito l'arbitro Andrea Felis durante la partita di Prima Categoria con l'Oleggio Castello, è stato punito con il massimo della pena per la giustizia sportiva: squalificato per 5 anni con la preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della FIGC, come riferisce Sky sport.
L'aggressione e le scuse
L'allenatore prima ha insultato il direttore di gara e poi lo ha colpito con un pugno in pieno volto. L'arbitro aveva immediatamente sospeso la partita e per il Carpignano è stata decretata la sconfitta a tavolino per 3-0. Alosi, prima della sentenza del giudice sportivo, aveva già comunicato la decisione di abbandonare il mondo del calcio chiedendo scusa per il suo gesto: "Ho avuto un black-out, mi vergogno di quello che ho fatto e chiedo scusa. Qualunque sarà la mia squalifica, lascerò il calcio". Alosi non potrà ricoprire alcun incarico o ruolo ufficiale riconosciuto dalla FIGC fino al 30 settembre 2026
L'arbitro Felis a Milano per la semifinale di Nations League
L'arbitro Felis, invece, sarà presente il 6 ottobre allo stadio Meazza a Milano per la semifinale di Nations League tra Italia e Spagna. Lo ha invitato il presidente della Figc, Gabriele Gravina, una volta appreso della sua designazione per la gara Pro Vercelli-Pro Sesto, valida per il campionato Under 15 il prossimo 3 ottobre. Il presidente federale ha manifestato al giovane direttore di gara piemontese la solidarietà di tutto il calcio italiano. "Il suo immediato ritorno in campo è una bellissima notizia - afferma Gravina - ha fatto bene Trentalange a scegliere di essere presente in tribuna a Vercelli perché i valori del nostro movimento sono contrari ad ogni forma di violenza sia fisica che verbale. Mercoledì tiferemo insieme gli Azzurri".