Torino, le mostre da non perdere ad agosto

Piemonte

Il fascino millenario di Cipro, cuore del Mediterraneo e ponte tra Oriente e Occidente, è protagonista della mostra internazionale “Cipro. Crocevia delle civiltà”, nelle Sale Chiablese dei Musei Reali

Al Museo Diocesano di Susa è visitabile la prima sezione della mostra “Il Rinascimento Europeo” di Antoine de Lonhy mentre al Museo civico Garda è aperta la mostra sulla "collezione Olivetti e la cultura nell'impresa responsabile". Per gli appassionati di automobili al Mauto oltre all'esposizione della collezione permanente si potranno visitare tre mostre temporanee: “La forma del futuro - 90 (+1) anni di stile e innovazione di Pininfarina”, “Caty Torta. Un'artista libera” e “Che macchina! 1971-2021, Pio Manzù e i 50 anni della 127”.

Mostre ad agosto 2021

La collezione Olivetti al Museo civico di Garda

Sarà aperta al pubblico, fino al 17 ottobre, al Museo civico Garda, la mostra sulla "collezione Olivetti e la cultura nell'impresa responsabile". L'esposizione fa parte di un programma pluriennale di iniziative che il museo e l'Associazione Archivio Storico cureranno per rendere fruibili al pubblico le opere d'arte della raccolta Olivetti: un patrimonio di documenti, filmati e fotografie, che l'azienda ha commissionato e acquistato negli anni e che riconosce il valore della cultura come fattore di crescita della società, dalla fabbrica al territorio. La mostra si articola su una selezione di oltre 100 opere di 32 artisti e oltre 100 documenti storici dell'Archivio e della Biblioteca, riproposti al pubblico dopo l'unica occasione espositiva del 2002. Orari: lunedì e festività chiuso; martedì e mercoledì dalle 15 alle 19; giovedì e venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19; sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.

“Cipro. Crocevia delle civiltà” ai Musei Reali

Il fascino millenario di Cipro, cuore del Mediterraneo e ponte tra Oriente e Occidente, è protagonista della mostra internazionale “Cipro. Crocevia delle civiltà”, nelle Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino dal 29 giugno al 9 gennaio 2022, realizzata in collaborazione con l'Università di Torino, con il patrocinio della Città di Torino e della Regione Piemonte e il sostegno di Fondazione Crt, Reale Mutua, Giubileo e Ribes Solutions. Curata da Luca Bombardieri, docente dell'ateneo torinese, ed Elisa Panero, curatrice delle collezioni archeologiche dei Musei Reali, la mostra si delinea intorno alla più importante collezione cipriota italiana, largamente inedita, ed è arricchita da prestiti unici per la prima volta in Italia provenienti da importanti istituzioni straniere, tra cui il British Museum di Londra, il Metropolitan Museum of Art di New York, il Fitzwilliam Museum di Cambridge, il Medelhavetmuseet di Stoccolma, il Kunsthistorisches Museum di Vienna e il Museo di Cipro a Nicosia.

Al Museo Egizio decifrazione della tavola di Mereru

La Tavola stellare di Mereru risalente al Medio Regno (2000 a.C. circa), una griglia rinvenuta nel 1908 nella necropoli di Assiut con i nomi di 36 stelle che, con il loro sorgere, scandiscono le 12 ore della notte nel corso dell'anno, è al centro del secondo appuntamento della mostra 'Nel laboratorio dello studioso', dedicato all'attività scientifica che quotidianamente si svolge sugli oggetti custoditi nelle sale e nei magazzini del Museo Egizio. Il tema di questa tranche di mostra, curata da Enrico Ferraris, curatore del Museo e che resterà aperta al pubblico fino al 29 agosto, è l'osservazione del firmamento nell'antico Egitto e i sistemi sviluppati dalla cultura nilotica per misurare lo scorrere del tempo e l'avvicendarsi ciclico delle stagioni. Orari: lunedì 9-14.30; da martedì a domenica dalle 9 alle 18.30.

“Il Rinascimento europeo” di Antoine de Lonhy

Fino 10 ottobre al Museo Diocesano di Susa è visitabile la prima sezione della mostra “Il Rinascimento Europeo” di Antoine de Lonhy. La seconda sezione aprirà al pubblico a Palazzo Madama - Museo Civico d'Arte Antica di Torino dal 23 settembre 2021 al 9 gennaio 2022 e renderà disponibile ai visitatori l'intero percorso. La mostra è stata concepita e organizzata in stretta complementarietà tra i due musei. L'esposizione, curata da Vittorio Natale per la sezione di Susa e da Simone Baiocco e Simonetta Castronovo per la sezione di Torino, punta a ricomporre la figura di Antoine de Lonhy, un artista poliedrico - era pittore, miniatore, maestro di vetrate, scultore e autore di disegni per ricami - che ebbe un impatto straordinariamente importante per il rinnovamento del panorama figurativo del territorio dell'attuale Piemonte nella seconda metà del Quattrocento. Venuto a contatto con la cultura fiamminga, mediterranea e savoiarda, fu portatore di una concezione europea del Rinascimento, caratterizzata dalla capacità di sintesi di diversi linguaggi figurativi. Orari: domenica e lunedì dalle 15 alle 18.30; da martedì a sabato dalle 9.30 alle 12 e dalle 15 alle 18.30.

“Paolo Pellegrin – un’antologia” alla Reggia di Venaria

Dopo un accurato lavoro sul suo archivio, nel 2018 nasce la mostra antologica di Paolo Pellegrin, noto fotografo della storica agenzia Magnum Photos. Vincitore di numerosi premi internazionali, con esposizioni che negli anni hanno scandito la sua crescita autoriale, lo ritroviamo adesso nelle Sale delle Arti della Reggia di Venaria in un percorso immersivo. Tra il buio e la luce, le oltre 200 fotografie ci portano dai conflitti armati che dilaniano il mondo, all’emergenza climatica di cui è protagonista la Natura, e noi con lei. Ma anche tra le pareti del suo studio, “ripensato” ad ogni successiva tappa della mostra, per permettere all’osservatore di entrare nel mondo dell’autore e di indagare con maggiore profondità le scelte, le intuizioni, le urgenze di uno sguardo inarrestabile e onnivoro. Visitabile fino al 29 agosto. Orari: dalle 10 alle 17.

“China Goes Urban. La nuova epoca della città” al Mao

La mostra “China Goes Urban. La nuova epoca della città” è visitabile al Mao (Museo d’arte orientale) fino al 10 ottobre.  Nel 1978, il 18% della popolazione cinese abitava nelle aree urbane. Da allora, gli abitanti delle città sono aumentati al ritmo di circa l’1% all’anno e sono attualmente il 60% del totale della popolazione. Nuove infrastrutture e nuovi insediamenti hanno progressivamente cambiato il paesaggio, trasformando i diritti di proprietà, travolgendo i confini amministrativi, “mangiando” gli spazi rurali e i villaggi. China Goes Urban propone di cambiare punto di vista, di guardare alla realtà più che inserirla in categorie e modelli prestabiliti. È un invito a ritornare a esplorare il mondo, un viaggio nella città e nell’architettura del presente e del futuro e intorno al concetto di città: un concetto apparentemente semplice, che tutti pensiamo di conoscere e di capire, ma che si frantuma nella molteplicità che caratterizza l’urbano del nostro tempo. Orari: dalle 10 alle 19.

"Come parla un ritratto" ai Musei Reali

Dall'8 luglio al 7 novembre i ritratti tornano protagonisti ai Musei Reali di Torino con la mostra 'Come parla un ritratto. Dipinti poco noti dalle collezioni reali', nello Spazio Scoperte della Galleria Sabauda. Nata da un'idea sviluppatasi nel corso di un progetto didattico-formativo avviato nel 2018 con l'Università di Torino, la mostra si concentra sui temi della ritrattistica e sulla vivacità della cultura figurativa alla corte sabauda. Tra modelli internazionali, da Tiziano a Clouet, da Van Dyck a Meytens, suggestioni e reinterpretazioni locali, la mostra propone uno scorcio storico nuovo attraverso la rappresentazione del potere e dei legami familiari. Articolata in 4 sezioni tematiche, 'L'immagine del potere', 'La corte femminile', 'Legami di famiglia. L'infanzia' e 'Alleanze internazionali', l'esposizione ripercorre tre secoli di storia, illustrando le strategie diplomatiche elaborate dalle corti, il valore dei ritratti femminili come omaggio al potere, le 'istantanee' familiari inviate a corte per possibili alleanze matrimoniali e le immagini dei bambini, simbolo di una fanciullezza messa in mostra e nello stesso tempo negata. retare.

Mostra della Ceramica a Castellamonte

La Mostra della Ceramica di Castellamonte compie 60 anni. L'edizione 2021 comincerà il 21 agosto e durerà fino al 12 settembre. Con un grande ritorno: le opere saranno anche all'aperto e, come una volta, nella Rotonda Antonelliana, il piazzale circondato dalle imponenti mura della chiesa incompiuta di Alessandro Antonelli. Cuore della mostra, a Palazzo Botton, il concorso internazionale 'Ceramics in love - three', per il quale sono state selezionate opere di 120 artisti provenienti da 25 diverse Paesi. Tra queste quelle dello scultore e ceramista Renzo Igne, a vent'anni dalla scomparsa. Al centro congressi Piero Martinetti, invece, sarà allestita la mostra permanente delle 'ceramiche sonore', ovvero la collezione dei fischietti di terracotta donati da Clizia, il ceramista Mario Giani. Una selezione dei circa tremila pezzi di ceramica provenienti da tutto il mondo che fanno parte della collezione.

Mostre di Pininfarina, Caty Torta e Pio Manzù al Mauto

Con l'arrivo dell'estate la proposta per il pubblico del Mauto non si ferma: oltre all'esposizione della collezione permanente si potranno visitare tre mostre temporanee: La forma del futuro - 90 (+1) anni di stile e innovazione di Pininfarina, Caty Torta. Un'artista libera e Che macchina! 1971-2021, Pio Manzù e i 50 anni della 127. Il Museo sarà aperto tutta l'estate, il lunedì dalle 10 alle 14, e da martedì a domenica dalle 10 alle 19, Ferragosto compreso. La mostra temporanea La forma del futuro, inaugurata il 20 maggio, visto il grande successo, verrà prorogata fino al 26 settembre: 16 esemplari d'eccezione descrivono in un originale percorso espositivo la voglia da parte di Pininfarina di predire il futuro e anticipare gusti e tendenze.

"Photocall" al Museo del Cinema

Una grande mostra fotografica che racconta oltre un secolo di cinema italiano attraverso i volti dei protagonisti che lo hanno reso famoso in tutto il mondo. Visitabile al Museo Nazionale del Cinema - 'Photocall. Attrici e attori del cinema italiano', un viaggio nella memoria filtrato dall'obiettivo della macchina fotografica, tra ritratti in studio e scatti rubati, foto di scena sul set e servizi giornalistici. Madrina della mostra, organizzata dal Museo Nazionale del Cinema, in collaborazione con l'Università di Torino, è Sara D'Amario, attrice e scrittrice piemontese, modella per un giorno per il fotografo Riccardo Ghilardi: le foto verranno poi esposte in mostra. Oltre 250 riproduzioni fotografiche fine art, 71 stampe originali e più di 150 scatti presenti nelle video gallery: questi i numeri della mostra alla Mole Antonelliana fino al 7 marzo 2022. 

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