Torino, le 5 mostre da non perdere a luglio

Piemonte
©Ansa

Fino 10 ottobre al Museo Diocesano di Susa è visitabile la prima sezione della mostra “Il Rinascimento Europeo” di Antoine de Lonhy

Dopo un accurato lavoro sul suo archivio, nel 2018 nasce la mostra antologica di Paolo Pellegrin, noto fotografo della storica agenzia Magnum Photos. Vincitore di numerosi premi internazionali, con esposizioni che negli anni hanno scandito la sua crescita autoriale, lo ritroviamo adesso nelle Sale delle Arti della Reggia di Venaria in un percorso immersivo. (GLI EVENTI DI LUGLIO A TORINO)

Mostre a luglio 2021

L collezione Olivetti apre al Garda di Ivrea

Sarà aperta al pubblico, fino al 17 ottobre, al Museo civico Garda la mostra sulla "collezione Olivetti e la cultura nell'impresa responsabile". L'esposizione fa parte di un programma pluriennale di iniziative che il museo e l'Associazione Archivio Storico cureranno per rendere fruibili al pubblico le opere d'arte della raccolta Olivetti: un patrimonio di documenti, filmati e fotografie, che l'azienda ha commissionato e acquistato negli anni e che riconosce il valore della cultura come fattore di crescita della società, dalla fabbrica al territorio. La mostra si articola su una selezione di oltre 100 opere di 32 artisti e oltre 100 documenti storici dell'Archivio e della Biblioteca, riproposti al pubblico dopo l'unica occasione espositiva del 2002. Orari: lunedì e festività chiuso; martedì e mercoledì dalle 15 alle 19; giovedì e venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19; sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.

Al Museo Egizio decifrazione della tavola di Mereru

La Tavola stellare di Mereru risalente al Medio Regno (2000 a.C. circa), una griglia rinvenuta nel 1908 nella necropoli di Assiut con i nomi di 36 stelle che, con il loro sorgere, scandiscono le 12 ore della notte nel corso dell'anno, è al centro del secondo appuntamento della mostra 'Nel laboratorio dello studioso', dedicato all'attività scientifica che quotidianamente si svolge sugli oggetti custoditi nelle sale e nei magazzini del Museo Egizio. Il tema di questa tranche di mostra, curata da Enrico Ferraris, curatore del Museo e che resterà aperta al pubblico fino al 29 agosto, è l'osservazione del firmamento nell'antico Egitto e i sistemi sviluppati dalla cultura nilotica per misurare lo scorrere del tempo e l'avvicendarsi ciclico delle stagioni. Orari: lunedì 9-14.30; da martedì a domenica dalle 9 alle 18.30.

A Susa Il Rinascimento europeo di Antoine de Lonhy

Fino 10 ottobre al Museo Diocesano di Susa è visitabile la prima sezione della mostra “Il Rinascimento Europeo” di Antoine de Lonhy. La seconda sezione aprirà al pubblico a Palazzo Madama - Museo Civico d'Arte Antica di Torino dal 23 settembre 2021 al 9 gennaio 2022 e renderà disponibile ai visitatori l'intero percorso. La mostra è stata concepita e organizzata in stretta complementarietà tra i due musei. L'esposizione, curata da Vittorio Natale per la sezione di Susa e da Simone Baiocco e Simonetta Castronovo per la sezione di Torino, punta a ricomporre la figura di Antoine de Lonhy, un artista poliedrico - era pittore, miniatore, maestro di vetrate, scultore e autore di disegni per ricami - che ebbe un impatto straordinariamente importante per il rinnovamento del panorama figurativo del territorio dell'attuale Piemonte nella seconda metà del Quattrocento. Venuto a contatto con la cultura fiamminga, mediterranea e savoiarda, fu portatore di una concezione europea del Rinascimento, caratterizzata dalla capacità di sintesi di diversi linguaggi figurativi. Orari: domenica e lunedì dalle 15 alle 18.30; da martedì a sabato dalle 9.30 alle 12 e dalle 15 alle 18.30.

“Paolo Pellegrin – un’antologia”

Dopo un accurato lavoro sul suo archivio, nel 2018 nasce la mostra antologica di Paolo Pellegrin, noto fotografo della storica agenzia Magnum Photos. Vincitore di numerosi premi internazionali, con esposizioni che negli anni hanno scandito la sua crescita autoriale, lo ritroviamo adesso nelle Sale delle Arti della Reggia di Venaria in un percorso immersivo. Tra il buio e la luce, le oltre 200 fotografie ci portano dai conflitti armati che dilaniano il mondo, all’emergenza climatica di cui è protagonista la Natura, e noi con lei. Ma anche tra le pareti del suo studio, “ripensato” ad ogni successiva tappa della mostra, per permettere all’osservatore di entrare nel mondo dell’autore e di indagare con maggiore profondità le scelte, le intuizioni, le urgenze di uno sguardo inarrestabile e onnivoro. Visitabile fino al 29 agosto. Orari: dalle 10 alle 17.

“China Goes Urban. La nuova epoca della città”

La mostra “China Goes Urban. La nuova epoca della città” è visitabile al Mao (Museo d’arte orientale) fino al 10 ottobre.  Nel 1978, il 18% della popolazione cinese abitava nelle aree urbane. Da allora, gli abitanti delle città sono aumentati al ritmo di circa l’1% all’anno e sono attualmente il 60% del totale della popolazione. Nuove infrastrutture e nuovi insediamenti hanno progressivamente cambiato il paesaggio, trasformando i diritti di proprietà, travolgendo i confini amministrativi, “mangiando” gli spazi rurali e i villaggi. China Goes Urban propone di cambiare punto di vista, di guardare alla realtà più che inserirla in categorie e modelli prestabiliti. È un invito a ritornare a esplorare il mondo, un viaggio nella città e nell’architettura del presente e del futuro e intorno al concetto di città: un concetto apparentemente semplice, che tutti pensiamo di conoscere e di capire, ma che si frantuma nella molteplicità che caratterizza l’urbano del nostro tempo. Orari: dalle 10 alle 19.

Torino: I più letti