Incidente in montagna, cordoglio in valli ossolane per alpiniste morte

Piemonte
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Le salme delle due ragazze dovrebbero rientrare in Ossola tra domani e mercoledì appena le autorità aostane ne consentiranno il trasferimento: ora si trovano nella camera mortuaria del cimitero di Aosta, in attesa del nulla osta allo svolgimento dei funerali. Il terzo componente del gruppo ha riportato un principio di congelamento alle mani, ma non è in gravi condizioni

Sono ancora nella camera mortuaria del cimitero di Aosta, in attesa del nulla osta allo svolgimento dei funerali le salme di Paola Viscardi e Martina Svilpo Bionda, le due alpiniste morte assiderate sul massiccio del Monte Rosa mentre, assieme all'amico Valerio Zolla di Pettenasco, stavano compiendo l'ascesa alla Piramide Vincent a quota 4.200 metri. Le salme delle due ragazze dovrebbero rientrare in Ossola tra domani e mercoledì appena le autorità aostane ne consentiranno il trasferimento.

Martina Svilpo Bionda (a sinistra) e Paola Viscardi
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Il cordoglio nelle valli ossolane

Una tragedia che ha lasciato sgomenti un po' tutti nelle valli ossolane, dove le famiglie di Paola e Martina (le due ragazze erano amiche) sono molto conosciute. A Trontano, la comunità si è stretta attorno ai familiari di Paola: il papà Ezio, la mamma Teresa e il fratello Simone. Paola era una ragazza spensierata che amava profondamente la montagna. Terminati gli studi in biologia a Pavia aveva trovato lavoro oltre confine e insegnava in un liceo della vicina Svizzera. Anche Martina Svilpo Bionda, dopo gli studi aveva deciso di lasciare la Valle Anzasca per trasferirsi nel fondovalle. Sebbene i documenti ufficiali indichino Crevoladossola come Comune di residenza, in realtà Martina abitava a Crodo con il compagno. Qui lavorava come impiegata.

Associazione Domo: "Abbraccio a famiglie"

''Martina era da anni impegnata sul fronte della donazione volontaria, come donatrice di midollo osseo ed era iscritta alla nostra associazione. A lei la nostra gratitudine, il nostro immenso affetto e un abbraccio forte ai suoi genitori e a quelli di Paola''. Domo, l'associazione Donatori Ossolani Midollo Osseo, ricorda stamani sul proprio sito le due giovani ossolane. Dolore anche in Valle Anzasca, una laterale dell'Ossola, dove vive la famiglia di Martina, originaria di Bannio Anzino. Martina faceva parte dell'Istituto Pubblico di Anzino. L'ente benefico del paese ha espresso ''dolore e commozione alla perdita nella famiglia Bionda Svilpo per la tragica scomparsa di Martina, che era membro del consiglio direttivo dell'Istituto, ma prima di tutto era una grande, grandissima amica. Non ci sono parole per descrivere il nostro dolore. Addio, Martina, ti vogliamo bene e te ne vorremo sempre''.

Soccorsi sul Monte Rosa, in una foto diffusa dal Soccorso Alpino Valdostano, 04 luglio 2021. Due alpiniste italiane sono morte assiderate sul Monte Rosa. Erano rimaste bloccate ieri a causa del maltempo sotto la Piramide Vincent, a 4.150 metri di quota, e avevano chiamato i soccorsi. Squadre a piedi del Soccorso alpino valdostano sono salite nella notte e le hanno trovate. Si tratta di due donne piemontesi.
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La vicenda

I tre erano partiti sabato per l'ascensione della Piramide Vincent e hanno raggiunto la vetta solo nel pomeriggio, mentre stava iniziando la bufera. Non riuscendo a rientrare a valle, hanno dato l'allarme: sono stati individuati da un sorvolo dell'elicottero del Soccorso alpino valdostano ma il recupero è stato impossibile. Sono così salite delle guide alpine a piedi dal rifugio Mantova. I tre sono stati raggiunti verso le 21, una scalatrice è morta pochi minuti dopo l'arrivo dei soccorritori mentre l'altra è stata trasportata al rifugio Mantova, dove il medico ha tentato invano di rianimarla. Alle operazioni di recupero, svoltesi in condizioni estreme, hanno partecipato i tecnici del Soccorso Alpino Valdostano, i soccorritori di Alagna e gli uomini del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cervinia a cui sono affidate le indagini.

Le condizioni del sopravvissuto

Valerio Zolla, terzo componente del gruppo e unico sopravvissuto, è invece ricoverato in un ospedale in Svizzera. Ha riportato un principio di congelamento alle mani, ma le cui condizioni non sono gravi.

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