Sindacalista travolto e ucciso, il camionista: "E' successo un casino"

Piemonte

Il giovane, fuggito dopo aver travolto il sindacalista, subito dopo il fatto ha telefonato al suo padrino di cresima, un sovrintendente della Polizia di Stato, raccontando quanto era accaduto

"E' successo un casino": è quanto ha detto Alessio Spaziano, 26 anni, il camionista che ha investito e ucciso il sindacalista Adil Belakhdim ieri durante un presidio a Biandrate, nel Novarese, al suo padrino di cresima, un sovrintendente della Polizia di Stato. Il giovane infatti, fuggito dopo aver travolto il sindacalista, subito dopo il fatto ha telefonato al poliziotto raccontando quanto era accaduto. L'uomo gli ha detto di "tornare indietro, perché altrimenti passerai guai peggiori" e il giovane si è poi costituito ai carabinieri, che lo hanno tratto in arresto. 

Sui social diversi messaggi d'odio sono stati pubblicati all'indirizzo del 26enne, residente nell'Alto-Casertano con la moglie e due figli piccoli. "Hai lasciato i tuoi figli e quelli di Adil senza un padre", "marcirai in galera", e "Io so perché hai accelerato, ma devi pagare. Peccato i tuoi figli pagheranno con te", il tenore dei commenti. Il ragazzo lavora per un'azienda di Castellammare di Stabia (Napoli) che si occupa di cibi surgelati e ogni settimana effettuava consegne al Nord per poi tornare a casa nel weekend. Anche ieri sembra che avesse scaricato i propri prodotti presso il centro distribuzione Lidl prima di dirigersi verso casa. 

Pm valuta consapevolezza camionista

Intanto, si svolgerà lunedì l'udienza di convalida dell'arresto per Spaziano. Le accuse per il camionista sono di omicidio stradale (che contempla anche l'omissione di soccorso) e resistenza a pubblico ufficiale. La procura della Repubblica di Novara sta valutando soprattutto due aspetti della vicenda: quanto l'autista fosse consapevole del rischio della manovra compiuta e le motivazioni dell'allontanamento dal luogo dell'incidente.

La protesta dei lavoratori

Intanto è ripreso questa mattina alle 6 il presidio dei lavoratori davanti ai cancelli del magazzino Lidl di Biandrate. Al presidio oggi sono presenti sia i sindacati di base che le sigle confederali Cigl, Cisl e Uil. Queste ultime hanno annunciato che la protesta proseguirà oggi fino alle 24 e domani di nuovo dalle 6 alle 24. Il clima, come spiega all'AGI il segretario generale della Cgil novarese Attilio Fasulo, è tranquillo. 

Una manifestazione è in corso anche in piazza della Repubblica a Roma a sostegno dei lavoratori della Logistica e promossa dopo la morte di Adil. L'iniziativa è stata organizzata dal "Patto d'azione anticapitalista" a cui aderiscono diverse sigle a partire dal Si Cobas, di cui il sindacalista ucciso era coordinatore interregionale. La piazza è presidiata da uno schieramento di forze di polizia. Il presidio è cominciato alle 14 e nelle intenzioni dei manifestanti, secondo quando riferito dalle forze dell'ordine, c'è di muoversi in un corteo, che però non è autorizzato. Molte le bandiere rosse dei "Cobas Lavoratori organizzati". Uno degli striscioni recita "Per Adil assassinato per il prodotto. Mobilitazione immediata per i crimini dei padroni", un altro "Siamo tutti Adil".

Il sindaco di Vizzolo: "Vicini alla famiglia di Adil"

"Sono sicura che sarà in grado di affrontare questo grande dolore, voglio dire a lei e anche a tutta la famiglia di Adil che noi, a Vizzolo Predabissi, le siamo vicini. Io come sindaco, a nome di tutti i cittadini voglio dirle che noi la sapremo aiutare, come ci sarà possibile e spero nel miglior modo, per quello che lei avrà bisogno", ha detto Luisa Salvatori, primo cittadino della cittadina milanese dove viveva il sindacalista, rivolgendosi alla moglie. Adil Belakhdim "era l'unico della famiglia che lavorava. Per cui, sicuramente - conclude - Lucia si troverà in difficoltà. Ma non sarà sola. Ciao Lucia: Adil sarà nei nostri cuori".

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