Si tratta di 15 dipinti di Pier Francesco Guala e una pala d'altare attribuita ad Aimo Volpi, che in origine erano incassati nelle pareti del salone d'onore del castello di Camino (Alessandria), ritrovati in un'abitazione privata a Milano
Quindici dipinti di Pier Francesco Guala e una pala d'altare attribuita ad Aimo Volpi, autori tra il Quindicesimo e Diciottesimo secolo, sono stati recuperati al termine di un'operazione condotta dai carabinieri del Nucleo per la tutela del patrimonio culturale di Torino, coordinati dalla procura di Vercelli.
La sostituzione delle preziose opere
I dipinti, che ritraggono i maggiori esponenti della famiglia Scarampi, erano in origine incassati nelle pareti del salone d'onore del castello di Camino (Alessandria). Gli ultimi intestatari, prima di vendere la proprietà, li hanno tolti dalle pareti e scambiati con fotografie ad alta definizione e di pari dimensione, tanto da indurre in inganno i visitatori della dimora. Le tele originali, di notevole valore storico-artistico ed economico, sono state individuate in un'abitazione privata di Milano e sequestrate. Anche la pala d'altare attribuita ad Aimo Volpi, e raffigurante la Crocifissione di Cristo, era stata sostituita con una pittura con l'Assunzione della Vergine; l'opera originale, rara testimonianza del Cinquecento in Monferrato, era stata venduta a uno svizzero per 100.000 euro. Le tele sequestrate sono state restituite alla Soprintendenza.