L'inchiesta ha portato le Fiamme Gialle a indagare sue due fratelli, ora agli arresti domiciliari, dipendenti di una società operante nel settore delle saldature di condotte per impianti industriali
È in corso dall'alba di oggi l'esecuzione di tre misure cautelari e il sequestro preventivo di circa sette milioni di euro da parte della guardia di finanza di Torino nei confronti dei presunti appartenenti a un'organizzazione dedita alle frodi fiscali.
L'inchiesta
L'inchiesta ha portato le Fiamme Gialle a indagare sue due fratelli, ora agli arresti domiciliari, dipendenti di una società operante nel settore delle saldature di condotte per impianti industriali. I due avevano intestato a un complice, per cui è stato emesso un obbligo di dimora, e ai suoi familiari e conoscenti tre imprese, ma che in realtà venivano gestite dai fratelli, con lo scopo di emettere fatture false, nei confronti di varie imprese torinesi, ma anche della provincia di Bergamo, Napoli e all'estero, operanti nel settore meccanico. La truffa prevedeva che l'impresa utilizzatrice una volta ricevuta la falsa fattura pagasse il dovuto attraverso movimentazioni finanziarie tracciate, di modo da far apparire tali transazioni commerciali come effettivamente avvenute. Il denaro veniva invece prelevato dai tre che provvedevano a restituire le somme incassate, senza l'Iva. Dalle indagini è emerso che l'impresa gestita dagli indagati nel 2017 e 2018 ha evaso tasse per circa due milioni e mezzo di euro. Il terzo indagato ha percepito fino a febbraio 2020 il reddito di cittadinanza.