La vittima, un architetto di 50 anni, è stata colpita al basso addome mentre cercava di bloccare i malviventi
Un uomo di 50 anni, Roberto Mottura, di professione architetto, è morto nella notte a Piossasco, nell’hinterland torinese, dopo aver sorpreso alcuni ladri nella sua abitazione, una villa in via Campetto. L'uomo è stato colpito al basso addome da un proiettile di piccolo calibro, mentre tentava di bloccare i malviventi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Torino e della Compagnia di Moncalieri, e i sanitari del 118, che hanno tentato di rianimare la vittima per quello che inizialmente sembrava un malore. Sul luogo dell'omicidio è stato ritrovato un bossolo. Oltre all'architetto, in casa erano presenti la moglie, che ha dato l'allarme, e il figlio di 12 anni.
La dinamica
Da una prima ricostruzione dell'accaduto, sembrerebbe che i malviventi fossero almeno due. Si sarebbero introdotti nell'abitazione, mediante la rottura di un'anta di una finestra, a circa due metri di altezza dalla strada. Sorpresi dal proprietario dentro casa, non sarebbero riusciti a rubare nulla. Per fuggire dalla stessa finestra, uno di loro ha esploso un solo colpo di pistola di piccolo calibro, che ha colpito l'architetto, uccidendolo. Da stamattina i carabinieri del comando provinciale stanno setacciando la zona alla ricerca dei responsabili.
I familiari: "Nulla da rubare in casa"
"In casa non c'era nulla da rubare, forse un computer. Come stiamo? Male, e domani staremo ancora peggio...". Così Enrico, fratello della vittima. "Mi ha telefonato mia madre, che abita al piano di sopra, e mi sono fiondato qui dall'altra parte di Torino - racconta - Quando sono arrivato gli stavano facendo il massaggio cardiaco". Nella fuga, secondo la ricostruzione dei carabinieri, i malviventi hanno esploso un colpo di pistola di piccolo calibro che ha ferito la vittima all'addome. "Hanno detto che è stato colpito al basso ventre, nella parte sinistra, e che è morto per una emorragia interna - prosegue il fratello dell'architetto ucciso - Ma non è questo che importa, a noi interessava che respirasse e invece...". Non distante c'è il padre, Attilio. "Adesso i soldi non si tengono in casa, non riesco proprio a capire che cosa siano venuti qui a fare", dice l'anziano.
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