Torino, terrorismo: esortava a jihad, arrestato Imam in carcere

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Nei confronti del detenuto i carabinieri del Ros hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del tribunale del capoluogo piemontese: è ritenuto responsabile di istigazione a delinquere, in relazione ai delitti di terrorismo, nonché propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa

Esortava alla jihad ed esaltava gli attentati terroristici, come quello di fronte alla ex sede di Charlie Hebdo del 2020. Nei confronti di un Imam già in carcere ad Alessandria i carabinieri del Ros hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del tribunale di Torino su richiesta della locale procura. Il detenuto di origini marocchine è ritenuto responsabile di istigazione a delinquere, in relazione ai delitti di terrorismo, nonché propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa. L'uomo è ora detenuto presso la Casa Circondariale di Novara.

Le indagini

L’uomo invocava anche la distruzione del Vaticano ed esprimeva ammirazione per Osama Bin Laden e Mohammed Atta, definiti rispettivamente difensore dell'Islam e persona rispettosa dei principi più autentici. Auspicava inoltre l'eliminazione della popolazione ebraica, ritenuta nemica giurata del'Islam. Secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri del Ros, il destinatario del provvedimento cautelare ha più volte espresso la volontà di realizzare azioni di martirio in nome del jihad mediante attacchi terroristici con l'utilizzo di armi da fuoco, esplosivi o autoveicoli, manifestando anche risentimento nei confronti dell'autorità giudiziaria, ritenuta responsabile della propria detenzione, con propositi ritorsivi verso il tribunale di Torino.
Le intercettazioni hanno posto in luce come, tra il luglio 2020 e il marzo 2021, l'uomo abbia sfruttato il ruolo di Imam all'interno del carcere di Alessandria per svolgere attività di proselitismo verso gli altri detenuti di fede musulmana..

Le perquisizioni

I carabinieri hanno anche eseguito diverse perquisizioni. L'attività è stata effettuata, in particolare, nei confronti di alcuni nordafricani detenuti presso il carcere di Alessandria e della moglie del detenuto marocchino, una 50enne del Torinese.

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