Nelle ultime settimane il locale in via Orti era diventato sede di numerosi "aperitivi negazionisti" e di continue violazioni alle norme anti-covid. Il provvedimento è scattato su richiesta della procura di Ivrea. Davanti all'attività le forze dell'ordine hanno formato un cordone per tenere a distanza una trentina di negazionisti che protestano, la maggior parte senza mascherina. Aggredito un giornalista di una testata locale
Carabinieri, polizia e vigili urbani hanno posto sotto sequestro questa mattina la Torteria di via Orti, a Chivasso, sede nelle ultime settimane di numerosi "aperitivi negazionisti" e di continue violazioni alle norme anti-covid (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI - PRIMI DUE CASI DI VARIANTE INDIANA IN PIEMONTE). Il sequestro è scattato su richiesta della procura di Ivrea. L'intervento delle forze dell'ordine ha scatenato la reazione della titolare che, come in altre occasioni, ha dato in escandescenza insultando i presenti. A seguito dell'esecuzione del provvedimento e della chiusura dell'attività, il locale sarà consegnato al custode giudiziario nominato dall'autorità giudiziaria.
Tensioni davanti alla Torteria
"Vergognatevi, la gente moriva anche prima. Sveglia!". Protesta così la titolare della Torteria. Davanti al locale le forze dell'ordine hanno formato un cordone per tenere a distanza una trentina di negazionisti che protestano, la maggior parte senza mascherina. Non mancano le persone che invitano l'esercente a farsi da parte, ma la donna non sembra intenzionata ad allontanarsi. E non mancano i momenti di tensione. "Io lotto per i diritti umani, mi dovete rispettare", urla l'esercente, sostenuta da alcuni suoi clienti. "A che ora se ne vanno che veniamo qui? Veniamo qui stasera, ci mettiamo fuori", dice uno, mentre altri gridano "dittatura dittatura" e sostengono che "la guerra era meglio", polemizzando con i giornalisti presenti perché non vogliono essere ripresi e fotografati. "Lasciateci morire in pace", urlano altri all'indirizzo delle forze dell'ordine.
Aggredito un giornalista di una testata locale
Un giornalista di una testata locale è stato aggredito da uno dei manifestanti presenti in piazza d'Armi. Il reporter, che stava documentando le fasi del sequestro, è stato avvicinato da un uomo che dopo averlo minacciato e insultato lo ha colpito con un pugno al volto e un calcio alle gambe. Sono poi intervenute le forze dell'ordine per placare gli animi.
La vicenda
La procura di Ivrea aveva aperto un procedimento penale sulla Torteria in seguito alla segnalazione delle "ripetute e gravi violazioni delle norme anti Covid rilevate - ricorda la prefettura di Torino in una nota - e del mancato rispetto delle conseguenti sanzioni amministrative, tra cui la sospensione dell'attività, comminate all'esercente e ai clienti del locale". Comportamenti, che, infrangendo le norme per la prevenzione della diffusione del contagio, "hanno comportato potenziali situazioni di rischio per la salute pubblica". La prefettura prosegue: "Gli interventi sanzionatori di tali condotte, ora sottoposte al vaglio anche in sede penale, oltre ad assicurare il rispetto della legalità costituiscono un atto doveroso anche nei confronti dell'atteggiamento in grandissima parte responsabile e rispettoso delle disposizioni tenuto dagli operatori del settore nel territorio di Torino a fronte dei disagi sopportati in conseguenza delle restrizioni adottate per il contenimento del contagio".