Covid Torino, Figliuolo ad hub Lingotto: a fine mese in Piemonte 40mila vaccini al giorno

Piemonte

Il commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus, presente all’inaugurazione del più grande hub per vaccini del capoluogo piemontese, su Johnson&Johnson ha affermato: “Stiamo aspettando fiduciosi cosa dirà la comunità scientifica, in particolare Ema ed Aifa”

Il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l'emergenza Coronavirus, si è recato al Lingotto, a Torino, per l'inaugurazione del più grande hub per vaccini del capoluogo piemontese (COVID: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEL CONTAGIO - LA SITUAZIONE IN PIEMONTEQUANDO MI VACCINO?).

Il centro vaccinale

Già attivo dal primo pomeriggio, il centro è allestito al piano terra dell'ex fabbrica Fiat, dove in venti box verranno somministrati 1,500 vaccini al giorno. Ad accogliere Figliuolo, accompagnato dal capo della protezione Fabrizio Curcio, erano presenti il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, l'assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, e la sindaca di Torino, Chiara Appendino.

Le tappe del commissario in Piemonte

Dopo la visita al Lingotto, il generale ha raggiunto un altro centro vaccinale allestito nella sede del Cral della Reale Mutua e poi la Regione in piazza Castello, dove ha incontrato in conferenza virtuale i prefetti del Piemonte.

Figliuolo: “A fine mese in Piemonte 40mila vaccini al giorno”

Il Piemonte, ha dichiarato Figliuolo a Torino, "è arrivato a 24mila vaccini al giorno, non bisogna aumentare repentinamente, ma per fine aprile si può arrivare a 40mila. Vedendo questo centro penso che ci siamo. Qui non abbiamo solo tagliato un nastro ma abbiamo visto una capacità che funziona. La Regione sta seguendo il piano vaccinale e ha somministrato l'87% delle dosi ricevute, e quindi ha bisogno di dosi. Sugli over 80 siamo al 78,5% su una media che oggi si attesta al 74%".

Su J&J: “Attendiamo fiduciosi Ema e Aifa”

Su Johnson&Johnson, Figliuolo ha affermato: "Stiamo aspettando fiduciosi cosa dirà la comunità scientifica, in particolare Ema ed Aifa, che credo si pronunceranno nei prossimi 2-3 giorni e rispetteremo chiaramente le prescrizioni. Sono sicuro che a fine mese raggiungeremo il target che ci siamo prefissati. Johnson&Johnson è stato fermato dagli Usa per una riflessione su probabili casi di effetti collaterali gravi il cui rapporto causa-effetto non è stato ancora dimostrato, 6 casi rispetto a 7 milioni di dosi inoculate, dato in linea con qualsiasi altra tipologia di farmaco".

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