"Clima di terrore" in classe: indagata maestra elementare a Torino

Piemonte

Indagati per omessa denuncia, omissione in atti di ufficio e anche maltrattamenti per non essere intervenuti, la dirigente scolastica, la vicaria e il vice di uno degli istituti

Una insegnante di scuola elementare è indagata per maltrattamenti a Torino. Secondo la procura, avrebbe sottoposto gli alunni a minacce, atteggiamenti aggressivi, vessazioni e insulti creando un "clima di terrore" in classe. La donna in tempi diversi, fra il 2013 e il 2019, lavorò come supplente in due scuole primarie, la Alvaro-Gobetti e la Sinigaglia. Il pm Giulia Rizzo ha chiuso le indagini a carico della maestra e per la dirigente scolastica, la vicaria e il vice della Sinigaglia, indagati per omessa denuncia, omissione in atti di ufficio e anche maltrattamenti per non essere intervenuti. I bimbi individuati come persone offese sono 21.

Le indagini e le accuse della Procura

Non è la prima volta che la donna finisce sotto inchiesta. Nel 2011 e nel 2016 i procedimenti erano terminati con l'archiviazione. L'insegnante fu messa agli arresti domiciliari dalla polizia municipale nell'aprile del 2019. Solo pochi mesi prima, a dicembre, aveva pubblicato su Facebook uno sfogo da cui trapelava quanto fosse consapevole della tempesta in arrivo: "Persone ignobili mi stanno calunniando e descrivendo come un mostro". La difesa ha sempre parlato di severità d'altri tempi e di metodi educativi forse un po' rigorosi ma che mai, nella carriera della maestra, hanno sconfinato nel terreno del codice penale. Il pm Giulia Rizzo è di parere diverso e, nel lungo capo d'accusa, snocciola un episodio dopo l'altro: il caso, per esempio, della bimba che, non avendo il permesso di andare in bagno, evacuò sul pavimento e fu costretta a pulire con la carta igienica al grido "non pensare che io raccolga le tue schifezze", o del bimbo che fu buttato fuori di classe per un'ora perché gli tremavano le mani.

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