Gelate: raccolti devastati, Piemonte chiede stato di calamità

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"I futuri raccolti del Piemonte sono stati messi a serio rischio" da una "terribile gelata". Lo sottolinea Marco Protopapa, assessore ad Agricoltura e Cibo della Regione 

"I futuri raccolti del Piemonte sono stati messi a serio rischio" da una "terribile gelata". Lo sottolinea Marco Protopapa, assessore ad Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte che chiederà il riconoscimento dello stato di calamità naturale. "Questo grave evento non ha risparmiato nessuna zona della regione mettendo a rischio un'economia già compromessa da questo lungo periodo pandemico e dalle recenti alluvioni"., dice Protopapa. La Regione sta organizzando "alcuni sopralluoghi utili per verificare l'entità dei danni che sicuramente le associazioni agricole quantificheranno nei prossimi giorni". 

La situazione

Quella appena passata è stata la notte di aprile più fredda del nuovo millennio, in Piemonte. La media delle temperature minime registrate dall'intera rete di stazioni meteo di Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) è stata -1,4 gradi (LE PREVISIONI IN ITALIA - LE PREVISIONI A TORINO - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI SUL METEO). La notte precedente era stato stabilito il nuovo record di freddo del mese in una cinquantina di stazioni, pari al 50% del totale, con il picco di -33,6 gradi alla Capanna Margherita, il rifugio a 4.560 metri di altitudine sul Monte Rosa, -23,7 alla Gran Vaudala, sopra Ceresole Reale (Torino), -21 a Bardonecchia Sommeiller. L'ondata di gelo - prevede Arpa - si sta attenuando ma l'anomalia termica negativa resisterà ancora 2-3 giorni.

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