Inchiesta ‘ndrangheta in Piemonte: riprende processo Fenice-Carminius

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Oggi l’udienza nell’aula bunker delle Vallette a Torino: fra gli imputati l’ex assessore regionale Roberto Rosso per voto di scambio

'Ndrangheta in Piemonte: quest’oggi nell'aula bunker delle Vallette a Torino è ripreso il processo Fenice-Carminius, che fra gli imputati annovera l'ex assessore regionale Roberto Rosso per voto di scambio.

La posizione di Rosso

Un maresciallo del Gico della guardia di finanza si è soffermato sulla figura di Francesco Viterbo, personaggio legato alla criminalità organizzata calabrese, condannato con rito abbreviato a 7 anni e 7 mesi, raccontando del suo interessamento, nel 2019, alla candidatura di Rosso alle regionali e amministrative del Comune di San Gillio, dove, con i suoi interlocutori, "analizzava l'andamento delle consultazioni ed esprimeva giudizi; suggerì anche il nome di un possibile candidato sindaco, il quale rinunciò perché non poteva conciliare l'impegno con l'attivita' di commercialista". Secondo l'investigatore, Viterbo aveva contatti con Benedetto Nicotra, ex deputato e sindaco di Santena, e diceva di conoscere "diversi esponenti politici", tra cui Osvaldo Napoli, consigliere comunale a Torino. Quanto a Rosso, il maresciallo ha citato una conversazione che Viterbo ebbe con una donna durante le discussioni su San Gillio: "Per la Regione ti dico un nome: Rosso. Cosa ne pensi?". Alla risposta "brava persona, lo stimo", disse "Allora vediamo di dargli una mano".

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