Centinaia di veicoli sono partiti dall’Allianz Stadium e per attraversare la città e raggiungere piazza Vittorio. Marrone agli ambulanti: "Se avviate class action, Regione al vostro fianco"
La protesta degli ambulanti dei mercati contro la chiusura per l'emergenza sanitaria non si ferma e, dopo le catene dei giorni scorsi, si trasferisce alle strade di Torino. Partiti dall'Allianz Stadium, centinaia di furgoni stanno attraversando la città per raggiungere la centrale piazza Vittorio (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI).
La protesta
"Siamo gli unici che lavoriamo in sicurezza, all'aperto, e siamo gli unici ancora chiusi. Se non arrivano risposte, domani riapriamo". Lo ribadiscono gli ambulanti che, dopo aver attraversato Torino in corteo con i propri furgoni, hanno raggiunto la centrale piazza Vittorio. Tra i commercianti e le partite Iva, alcune centinaia, c'è chi sostiene di essere vittima di un'ingiustizia, come Francesco Volta che ha un banco di libri, una licenza da quaranta anni che da sua madre è passata a lui. "Mi sento un paria - denuncia - un libraio di serie B. Mentre le altre librerie sono essenziali e restano aperte io che lavoro in cinque mercati sono chiuso". "Se dopo un anno siamo ancora rossi non è colpa nostra, non siamo gli untori. Noi non abbiamo portato il virus", aggiunge una donna che ha un banco di intimo. La battaglia va avanti. E già per domani sono previste nuove iniziative. Stavolta di disobbedienza, promettono i mercatali, "a costo di farci manganellare".
Momenti di tensione tra ambulanti e 'no vax'
Qualche momento di tensione si è verificato in Piazza Vittorio. Un piccolo gruppo di persone, identificate come 'no vax' dai partecipanti alla manifestazione, ha tentato di avvicinarsi al palco ma è stato allontanato da alcuni dei partecipanti. "Mi hanno detto che meritiamo di stare senza lavoro", ha riferito un ambulante "e per quel che mi riguarda è una cosa gravissima".
Le parole del presidente del sindacato Goia
"È ora che le istituzioni inizino a sentire il termometro di come siamo messi", dice Gianfranco Nardozzi, presidente del sindacato Goia. "Se continuano a tenerci chiusi - promette - da domani metteremo i nostri banchi comunque nei mercati, con o senza permesso".
Marrone agli ambulanti: "Se avviate class action, Regione al vostro fianco"
"Se decidete di avviare una class action la Regione sarà il vostro fianco con l'avvocatura regionale". Lo ha detto Maurizio Marrone, assessore regionale agli Affari legali in Piemonte, intervenuto stamani a una manifestazione degli ambulanti a Torino in Piazza Vittorio Veneto. "Voi - ha affermato - state subendo un'ingiustizia. Perché la chiusura che vi viene imposta non risponde a ragioni scientifiche ma è dovuta evidentemente a pressioni politiche".
"Sul blocco dei mercati rionali il governo Draghi si muove in piena continuità con Conte - sostiene Marrone - impedendo di lavorare al commercio ambulante e al dettaglio, mentre la grande distribuzione e le multinazionali delle vendite online ne approfittano con una concorrenza spesso sleale. Ieri abbiamo richiamato in aula la proposta di legge per alzare l'aliquota fiscale ai giganti del web dal 3% al 15% (30% in periodo di lockdown) e, se il governo porterà oltre Pasqua questa discriminazione senza fondamento sanitario contro le attività classificate come non essenziali, schiereremo l'Avvocatura regionale al loro fianco in eventuali class action che le categorie bloccate decidano di intentare".