Covid: 'furbetti del vaccino' in una Rsa di Chivasso, 21 denunciati

Piemonte

Il direttore di struttura, il direttore sanitario e il presidente dell'associazione che gestisce la struttura secondo la procura di Ivrea avrebbero "consentito, tramite raggiri, la vaccinazione non solo agli ospiti e al personale sanitario lì in servizio, ma anche a soggetti risultati totalmente estranei"

Dosi di vaccino anti-Covid somministrate agli amici e ai parenti dei responsabili di una residenza per anziani di Casalborgone, vicino a Chivasso: con questa accusa i carabinieri del Nas di Torino hanno denunciato 21 persone, tra dirigenti della struttura e 18 'furbetti' vaccinati irregolarmente tramite una corsia preferenziale. La vicenda è emersa a seguito dei controlli e delle ispezioni che i militari svolgono, su disposizione del comando carabinieri per la Tutela della Salute, sulla filiera di distribuzione e somministrazione dei vaccini. (COVID: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - MAPPE E GRAFICI)

Le accuse

Il direttore di struttura, il direttore sanitario e il presidente dell'associazione che gestisce la struttura secondo la procura di Ivrea avrebbero "consentito, tramite raggiri, la vaccinazione non solo agli ospiti e al personale sanitario lì in servizio, ma anche a soggetti risultati totalmente estranei". In tutto le vaccinazioni irregolari sono state 18, sia della prima che della seconda dose, entrambe inoculate a gennaio. Tra i coinvolti anche il parroco del paese.

Alcuni dei vaccinati hanno tentato di giustificarsi con i carabinieri sostenendo di essere iscritti ad una associazione di volontariato locale impegnata nella stessa Rsa, e ritenendo di poter rientrare tra le categorie che avevano diritto alla vaccinazione in via prioritaria. I carabinieri del Nas  hanno accertato che, in virtù delle norme sul contrasto e il contenimento dell'emergenza epidemiologica, l'accesso nella struttura a tali associazioni era stato inibito già da più di un anno. In altri casi ancora, i soggetti da vaccinare sono stati selezionati tra i parenti dei dirigenti della struttura, dirigenti ora in pensione, o semplici amici. 

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