Scontri a Torino, arrestati 13 minorenni: il più giovane ha 15 anni

Piemonte
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La magistratura procede per il reato di devastazione e saccheggio in relazione all'assalto ad almeno 38 negozi

Gruppi di ragazzi e ragazzini delle periferie e con il passaparola via social si diedero appuntamento in centro a Torino "per fare casino" in occasione di una manifestazione di protesta di commercianti contro le misure anti Covid prese dal governo. Parla di questo l'indagine di polizia chiamata "Criminalpage" sfociata oggi in 13 ordinanze di custodia cautelare per altrettanti minorenni e 24 provvedimenti di fermo per i maggiorenni. Il più giovane degli arrestati ha 15 anni.

Gli arrestati

Sono quasi tutti di origini magrebine, poi ci sono due romeni e quattro italiani. La magistratura procede per il reato di devastazione e saccheggio in relazione all'assalto ad almeno 38 negozi, tra cui Louis Vuitton, Astrua e Gucci, che da solo ebbe danni per 200mila euro. Alla manifestazione in piazza Castello, che fu piuttosto animata ma non destò particolari problemi di ordine pubblico aderirono, oltre i commercianti anche Ultrà e centri sociali di area antagonista. Furono le "bande auto organizzate" dei ragazzi a depredare i negozi delle vie limitrofe dopo averne sfasciato le vetrine. "Un episodio che colpì duramente la nostra città" ha commentato oggi il procuratore aggiunto Patrizia Caputo. I presunti autori sono stati identificati dopo un'indagine svolta da squadra mobile, polizia postale e polizia scientifica. 

Assessore Ricca: “Responsabili vengano puniti severamente”

"Grazie al lavoro della Polizia di Stato questa mattina sono stati individuati i presunti responsabili dei saccheggi e delle devastazioni avvenute in centro lo scorso ottobre. La tempestività delle indagini e dell'intervento della Squadra Mobile ci devono far dire nuovamente grazie alle nostre Forze dell'Ordine". Così, in una nota, l'assessore alla Sicurezza della Regione Piemonte, Fabrizio Ricca, che aggiunge: "È importante che, se fossero accertate le loro responsabilità, coloro che si sono infiltrati in proteste pacifiche per distruggere i negozi e derubarli siano puniti severamente".

Questore: "Scontri sono pagina nera"

"La gravità di questi comportamenti non è da sottovalutare: non sono state semplici ragazzate. Il reato di devastazione, contestato dalla magistratura, è la risposta da dare: bisogna essere efficienti e rigorosi. Questi episodi non devono più accadere". Così il questore, Giuseppe De Matteis. "Fu una pagina nera per Torino. Vedere dei ragazzi che decidono di passare una serata devastando e saccheggiando negozi con questa violenza impone una riflessione. È evidente che all'istinto predatorio si affianca un senso di disagio. Occorre pensare a sistemi di intervento che non siano solo di repressione giudiziaria".

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