Torino, consigliera M5S condivide post con caricatura antisemita

Piemonte
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L’immagine, raffigurante un uomo con naso pronunciato, Kippah, occhio malvagio, stella di David appuntata, era affiancata dall’elenco delle testate giornalistiche che fanno capo al Gruppo Gedi. Il post è stato rimosso

È polemica per un post dal tono antisemita pubblicato su Facebook da una consigliera comunale del Movimento 5 stelle di Torino, Monica Amore, che ha condiviso una vignetta raffigurante due caricature che richiamano il modo in cui venivano rappresentati in passato gli ebrei, con naso pronunciato, Kippah, occhio malvagio, stella di David appuntata. Il tutto accanto all'elenco delle testate giornalistiche che fanno capo al Gruppo Gedi. “Interessante”, l’unica parola scritta dalla consigliera a corredo del post, poi rimosso.

La consigliera comunale ha poi ricevuto, anche in forma privata, insulti e minacce sui social: "Occhio che a Benito (Mussolini, ndr) l'hanno appeso a testa in giù", "Vergognati nazista", il tenore dei messaggi. 

Le scuse

Poco dopo l’eliminazione dell’immagine, la consigliera pentastellata ha pubblicato un messaggio di scuse: “Chi mi conosce sa che non sono razzista e voglio bene a ogni essere umano, senza distinzione di genere, condizione sociale, religione o colore della pelle - scrive Amore sul proprio profilo -. Ho cancellato il post precedente perché quei giornali che volevo criticare hanno usato un dettaglio dell'immagine, a cui neanche avevo fatto caso, per delegittimare il ragionamento sul problema, che esiste, della concentrazione nella mani di pochi dell'intera informazione in Italia. Mi scuso con i colleghi del M5s che sono stati al centro della strumentalizzazione - aggiunge - e con tutte le persone di origine o religione ebraica che si sono sentite offese o discriminate o alle quali quel dettaglio ha ricordato la pagina più nera della storia del Novecento. Mi scuso veramente con tutti non era mia intenzione”. Poi, in un secondo post, le scuse verso la famiglia Elkann: “Non era mia intenzione evocare una storia del passato, dolorosa e offensiva”. Entrambi i messaggi sono stati cancellati. Amore intanto ha chiesto di incontrare i rappresentati della comunità ebraica torinese per chiedere scusa di persona per quanto accaduto.

Appendino: “Post grave e inaccettabile”

Prende le distanze dal post pubblicato dalla consigliera M5s la sindaca di Torino, Chiara Appendino: “La consigliera Monica Amore ha chiesto scusa per aver pubblicato un post - grave e del tutto inaccettabile - che ha già provveduto a rimuovere. Ribadisco da parte mia e della Città la più netta presa di distanza”, le sue parole.

Alle parole della sindaca fa seguito il ministro Luigi Di Maio. "Prendo atto delle scuse della consigliera comunale M5S di Torino, Monica Amore. Considero in ogni caso gravissimo e inaccettabile il post pubblicato e successivamente eliminato. Come ha già sottolineato il sindaco Chiara Appendino, ne prendiamo le distanze", dichiara Di Maio.

A livello locale il gruppo consiliare M5S, che si unisce alle scuse della collega, parla di "una disattenzione grave, che non rispecchia minimamente il pensiero nostro e della protagonista" che "con modi avventati e non giustificabili, voleva porre una riflessione sull'editoria. Il mezzo utilizzato, una vignetta orribile, copre e allontana questa volontà". 

La replica del direttore de “La Stampa”

"La politica italiana sta cambiando molto rapidamente ma certi vizi orribili continuano a rimanere”, il commento del direttore de 'La Stampa' Massimo Giannini, che in un video pubblicato sul sito del quotidiano torinese parla di "un'immagine inquietante, allusioni che richiamano un'epoca nefasta del '900, gli anni bui che precedettero l'avvento del nazismo e del fascismo”.

"Vorrei chiedere a questa persona, infame e indegna - attacca Giannini -, cosa vuol dire quella parola 'interessante', cosa sta sottintendendo? Vuol forse dire che noi apparteniamo alla solita congiura giudo-pluto-massonica? Ma questo - aggiunge - è lo stesso Movimento 5 Stelle che sta sostenendo la necessità di votare il Governo Draghi per aprire una stagione di grande concordia istituzionale, di grande unità nazionale?". Il direttore si rivolge poi alla sindaca Chiara Appendino. "Non ha niente da dire? - domanda -. E la stessa cosa la chiedo ai vertici del Movimento, Grillo, Casaleggio, Di Maio. Si può tollerare una cosa del genere? Che cultura politica c'è dietro queste persone? Vogliamo risposte - conclude - e le vogliamo in fretta per il bene della democrazia".

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