Prorogate fino all'11 aprile le mostre 'Sulle tracce di Raffaello nelle collezioni sabaude' e 'Beyond walls - Oltre i muri'
Riaprono dopo circa tre mesi i musei in Piemonte, rientrato nella zona gialla. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI) Per l'occasione il Museo Egizio di Torino sarà a ingresso gratuito per tutta la settimana, mentre alla Reggia di Venaria i giardini saranno visitabili a una cifra simbolica.
Per quanto riguarda i Musei Reali, saranno aperti da martedì 2 febbraio a venerdì 5 febbraio Palazzo Reale e Armeria; dalla seconda settimana, da lunedì 8 febbraio, sarà aperto il percorso completo, con la Galleria Sabauda e il Museo di Antichità. Lunedì 8 febbraio riaprono anche le mostre allestite nel percorso del museo: 'Sulle tracce di Raffaello nelle collezioni sabaude', prorogata fino all'11 aprile e 'Beyond walls - Oltre i muri' (prorogata fino all'11 aprile).
Pronti ad accogliere i visitatori, dal martedì al venerdì, anche i complessi museali di Villa della Regina, del Castello di Agliè, del Castello di Racconigi e del Forte di Gavi.
Le mostre in Piemonte
Riaprono domani le mostre "E luce fu" a Cuneo e "William Kentridge. Respirare" ad Alba, proposte da fondazione Crc in collaborazione con Museo del Castello di Rivoli. La mostra "E luce fu" con opere di Giacomo Balla, Lucio Fontana, Olafur Eliasson, Renato Leotta è allestita al complesso monumentale di San Francesco a Cuneo, mentre "William Kentridge. Respirare" nella chiesa di San Domenico ad Alba. L'ingresso è gratuito e gli orari sono dal martedì al venerdì dalle 15,30 alle 18,30 a Cuneo e dalle 15 alle 18 ad Alba. Ai primi 50 visitatori di "E luce fu" verrà donato il catalogo della mostra. Inoltre la durata delle mostre, chiuse a novembre per le regole imposte per contenere il Covid-19, è stata prorogata: fino ad aprile ad Alba e fino a giugno a Cuneo.
Direttore del Museo Egizio: "Ingresso gratis per sollecitare il governo"
"La decisione di aprire il Museo Egizio questa settimana gratuitamente ha una doppia ragione: festeggiare con il pubblico la riapertura, che speriamo definitiva, e sollecitare il governo a cogliere la nostra natura di servizio 'essenziale' alla comunità". Lo spiega il direttore Christian Greco. "Il mio sogno è di arrivare ad una situazione di tipo inglese, con tutti i grandi musei statali gratuiti e con cospicui finanziamenti dallo Stato - prosegue -. I grandi musei come il nostro sono luoghi di ricerca e studio, finanziarli significa finanziare la base della cultura e della ricerca di un Paese. Secondo me gli asset dai quali pensare la ripartenza". Greco oggi ha anche fatto gli onori di casa con i primi visitatori del museo, scambiando pensieri e saluti con il pubblico e con i giornalisti. "Per me oggi è un giorno importante - ha aggiunto - nella consapevolezza di poter offrire un servizio essenziale alla cittadinanza e in totale sicurezza. Mi auguro che si riesca a non tornare più indietro grazie al programma di vaccinazione in corso e a quello che sembrerebbe essere la diminuzione dell'indice Rt nel nostro paese".
Dalla prossima settimana l'ingresso sarà al prezzo scontato di 9 euro, come era stato la scorsa estate, o leggermente più alto "in quanto stiamo ripristinando buona parte dei servizi aggiuntivi, compreso il servizio di audioguide, tuttora impossibile nel modo consueto per via del Covid che impedisce la condivisione delle cuffie."
"Riapertura dei musei vuole essere messaggio positivo"
"Nell'incertezza dell'eccezionale scenario in cui stiamo vivendo, il ruolo dei musei si ritrova al centro di una riflessione - osserva la Direzione regionale Musei Piemonte in una nota - che, oltre a definire e consolidare nuove forme di interazione con il pubblico, implica un ripensamento delle funzioni svolte e una maggiore consapevolezza rispetto alle valenze sociali della propria mission. In questa prospettiva la riapertura dei percorsi museali vuole essere, dunque, un segno di ripresa, un messaggio positivo che risponde anche all'interesse e all'entusiasmo mai venuti meno da parte del pubblico, come ha dimostrato l'affluenza di visitatori che si è registrata nei nostri musei tra l'estate e l'autunno".
Il Mao riapre con una esposizione rinnovata
Il Mao di Torino riapre mercoledì 3 febbraio con una ricca offerta di novità tra cui l'esposizione, nella Galleria Giapponese, di paraventi a sei ante e di spade giapponesi (katane) provenienti dai depositi del museo che da mesi li espone a rotazione. Si tratta di raffinati paraventi con immagini eteree, raffiguranti storie, come la leggenda della Sorgente dei Fiori di Pesco e altre immagini bucoliche. Tra le spade giapponesi esposte fino al 20 aprile, anche una katana gigante, di 81 centimetri, del 1530 a firma Iystsugu. Tra le altre novità. la sezione di Stasi frenetica, una selezione di 10 opere 'orientaliste' di Artissima 2020 e le 4 opere di altrettanti street artist del progetto Mao meets Urban Art. Praticamente 'nuova', al netto dei pochi giorni di apertura prima dell'ultimo lockdown dei musei, è anche la grande mostra 'China goes Urban. La nuova epoca della città', a cura del Politecnico di Torino e di Prospekt Photographers con la Tsinghua University di Pechino.