Covid, Cirio: "Per far ripartire il Piemonte abbiamo idee ben chiare"

Piemonte

"E' stato un 2020 particolarmente complicato", ha detto il presidente della Regione. "Ma abbiamo chiuso con tutti i conti in ordine e ora vogliamo guardare al futuro"

"E' stato un 2020 particolarmente complicato, abbiamo pianto per chi ci ha lasciato, avuto paura quando è arrivato il Covid in Piemonte a colpire la vita di ognuno di noi e anche di questa Giunta regionale. Ma abbiamo chiuso con tutti i conti in ordine e ora vogliamo guardare al futuro, abbiamo le idee ben chiare per fare ripartire il Piemonte". E' quanto ha affermato il presidente della Regione, Alberto Cirio, durante la conferenza stampa di inizio 2021. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)

"Tagli alla sanità si sono fatti sentire"

"L'emergenza sanitaria - ha detto il governatore - ha caratterizzato la vita di tutti e anche la vita amministrativa della Regione, che si è trovata davanti alla più grande catastrofe dalla seconda guerra mondiale. Gestire l'emergenza - ha proseguito Cirio - è stata una impresa che ci ha visto constatare eccellenze grandissime, gli ospedali, il personale medico, infermieristico e amministrativo, ma anche toccare con mano gravissime carenze, a partire dal sistema di medicina territoriale. Questo perché in Piemonte come altrove la sanità è stata negli anni vittima di tagli e mancati investimenti che nel momento della necessità si sono fatti sentire. Il lavoro della medicina territoriale è quindi l'obiettivo principale su cui siamo stati e siamo tuttora impegnati, mentre gestiamo l'emergenza". "Tutte le misure del Riparti Piemonte - ha aggiunto Cirio -, risorse che nella prospettiva iniziale servivano a rilanciare la nostra Regione, sono servite invece per curarla. Ora siamo al lavoro sul Bilancio: nonostante le minori entrate per quasi 200 milioni abbiamo mantenuto i conti in ordine, un obiettivo che rivendichiamo e che continueremo a perseguire. Da qui partiamo per guardare al futuro".

Nel 2021 grattacielo della Regione, ma aprirà in silenzio

Il grattacielo nel quale saranno riunite le molte sedi della Giunta regionale piemontese sarà inaugurato quest'anno, ma "in silenzio", ha detto ancora Cirio. "Il 2021 dovrà essere anche l'anno in cui il grattacielo della Regione viene inaugurato. Ma quando si finisce un'opera mettendoci dieci anni di più, si chiede scusa e la si apre in silenzio. Vogliamo completarlo e finalmente usarlo, ma non vogliamo fare inaugurazioni in grande stile: occorre dare un segnale di come nella pubblica amministrazione si debba cambiare modello di azione".

Fra i progetti per il nuovo anno, Cirio ha citato anche una nuova legge sulla casa in materia di Atc, la revisione completa della legge urbanistica regionale (lavoro così complesso che ne prevede l'approvazione nel primo semestre 2022), un nuovo piano di tutela delle acque, una nuova legge sui rifiuti con il raggiungimento dell'obiettivo del 65% di differenziata, il varo di una sport commission per l'attrazione degli eventi sportivi, investimenti in edilizia scolastica e in didattica. 

Cirio: “Serve un grande patto per il futuro del Piemonte”

Il governatore ha poi lanciato "un grande patto" per il futuro della Regione, e citando il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha affermato: "Non è il momento di dividersi e recriminare ora è il momento di essere costruttori". "Vogliamo - ha proseguito Cirio - portare il Piemonte fuori da questa crisi. Mettiamo sul tavolo la nostra visione, e dalle prossime settimane andremo provincia per provincia per raccogliere le istanze. Però chiedo a tutti di incarnare lo spirito del capo dello Stato: dobbiamo costruire, e dobbiamo farlo insieme, per garantire un futuro migliore ai nostri ragazzi. Ma per farlo dobbiamo parlare con una voce sola". "I tre grandi pilastri di questo patto - ha spiegato Cirio - sono la sicurezza con i vaccini, il Recovery Plan con gli investimenti in opere pubbliche, e i fondi europei della programmazione 2021-2027. Le idee le abbiamo ben chiare, c'è tanta carne al fuoco, e vogliamo agire nel modo più trasparente possibile". "Su questi temi chiave - ha sottolineato il governatore - ci giochiamo il futuro del Piemonte. Avremo innanzitutto un tema di sicurezza sanitaria: dobbiamo mettere in sicurezza i cittadini con i vaccini, ma anche occuparci della medicina territoriale e dell'edilizia sanitaria, sulle quali stiamo già lavorando". "Sul Recovery Plan - ha aggiunto - il Piemonte si gioca il futuro di opere che attende da decenni, che devono essere condivise. Noi abbiamo fatto un piano in fretta e furia su richiesta del Governo, ma ora dobbiamo fare un passaggio in più, coinvolgendo il territorio, gli enti locali, i sindacati, le forze economiche, sociali e politiche. E per realizzare le opere pubbliche costituiremo una società regionale con un partner che stiamo individuando, fatto che ci permetterà di essere autonomi nella realizzazione". "Sul fronte dei fondi europei - ha detto ancora Cirio - ci sarà un novità in particolare sul Fesr, (fondo europeo di sviluppo regionale, ndr) che avrà dentro tre piani separati, rispettivamente per l'industria, l'artigianato e il commercio. E' una richiesta che commercio e artigianato ci hanno fatto, perché un bando aperto a tutti finisce per avvantaggiare sempre gli stessi".

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