Si chiama “lira ingriese” e si tratta di buoni acquisto sotto forma di banconote, spendibili solo nei negozi convenzionati della val Soana. Un’iniziativa “per cercare di essere vicini e uniti in questi giorni in cui lo scenario del vivere in montagna può esser ancora più difficile”, spiega il sindaco Igor De Santis
Conta meno di 50 abitanti, ma da alcuni giorni il Comune di Ingria (Torino) ha deciso di stampare una propria moneta: la “lira ingriese”. A lanciare l’iniziativa è stato il sindaco, Igor De Santis. Si tratta di buoni acquisto sotto forma di banconote, spendibili dai cittadini solo nei negozi convenzionati della val Soana. “Da tempo avevamo in programma un provvedimento per poter intervenire in aiuto alle famiglie residenti nel nostro Comune - spiega il primo cittadino, da poco eletto vicepresidente dell’Uncem piemontese -. Credo che non vi fosse momento più appropriato che le festività natalizie di questo surreale e difficile anno per rendere esecutiva l’iniziativa”.
Buoni da 10 e 20 “lire ingriesi”
Il provvedimento è stato possibile tagliando dal bilancio comunale delle risorse per restituirle ai cittadini, “per cercare di essere vicini e uniti in questi giorni in cui lo scenario del vivere in montagna può esser ancora più difficile”, aggiunge De Santis. Le famiglie hanno così ricevuto due banconote da 20 e una da 10 "lire ingriesi", per un totale di 50 lire, pari ad altrettanti euro. La simpatica idea, conclude il primo cittadino, “vuole sottolineare l’unità e la rappresentanza delle nostre Terre Alte”.