Il governatore piemontese inoltre, durante una protesta di categoria in piazza, ha annunciato un contributo da 2mila euro a ogni maestro di sci in Piemonte per compensare i mancati guadagni causati dallo stop degli impianti di risalita a Natale
Entro fine gennaio il Piemonte arriverà ad avere 774 posti di terapia intensiva: lo ha annunciato il presidente della Regione Alberto Cirio a Sky Tg24. "Abbiamo iniziato a febbraio con 327 posti di terapia intensiva - ha ricordato Cirio -, ne abbiamo realizzati di emergenza 614, che sono i posti di terapia intensiva che riusciamo ad avere 'a fisarmonica' nell'emergenza seguendo la pandemia. Insieme a questi - ha aggiunto - abbiamo attivato 160 posti letto in più strutturali, ossia fissi, che ci permetteranno di arrivare entro fine gennaio a 774 posti di intensiva, pronti ad affrontare quella che tutti scongiuriamo e non vogliamo vedere, ossia la fase tre. Ma che se arriverà dovrà trovarci preparati". (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)
Sui ricoveri ordinari si passerà "da quelli che sono stati il picco massimo della fase uno, cioè 3.500 posti occupati, a oltre 5.500 disponibili. Abbiamo un piano pandemico fatto il 4 agosto - ha concluso - che stiamo riaggiornando in questo momento e che ci permette di avere un sistema 'a fisarmonica' che man mano che si allarga il virus riesce a dare la disponibilità di maggiori posti".
"Lo sci è un lavoro, 2mila euro per ogni maestro"
In giornata il governatore piemontese è intervenuto anche sulla questione sci, annunciando un contributo da 2mila euro a ogni maestro in Piemonte per compensare i mancati guadagni causati dallo stop degli impianti di risalita a Natale. Il sussidio è stato annunciato ai rappresentanti delle scuole di sci che hanno manifestato oggi davanti al Palazzo della Regione. "Lo sci non è solo sport, hobby e divertimento, è un lavoro dietro il quale ci sono tante famiglie che non possono essere dimenticate - sottolinea - Se da una parte incalziamo il governo perché i ristori devono essere certi e immediati, abbiamo voluto fare la nostra parte col riconoscimento del contributo".
"Dobbiamo continuare a essere scrupolosi"
Nel primo giorno in cui il Piemonte è tornato zona gialla, il governatore ha poi aggiunto che "molto dipende, non solo dai controlli, ma dal senso di responsabilità di ciascuno e in questo tutte le istituzioni, insieme, dobbiamo chiedere un impegno ai nostri concittadini". A Sky TG24, Cirio ha detto di aspettarsi "per le prossime settimane che i piemontesi continuino con questo grande senso di responsabilità. Siamo sabaudi abbiamo il senso di responsabilità istituzionale nel sangue". POi ha ribadito: "siamo felici che si possa ritornare a una sorta di nuova normalità, le attività ne hanno necessità e il fatto che si possa tornare al lavoro è una notizia buona. Dall'altra parte però - ha sottolineato - dobbiamo mantenere rigore e attenzione altissime perché non possiamo sprecare questa opportunità. Perché se in queste vacanze ripetiamo l'errore fatto nell'estate, in tutto il mondo, vuol dire che non abbiamo capito nulla. Pertanto - ha concluso il presidente della Regione -, seppur felici che si possa riaprire, dobbiamo continuare ad essere molto scrupolosi, responsabili e rigorosi nel rispettare le misure anti contagio".
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