"Il 13 novembre abbiamo raggiunto parametri da zona arancione, sta a noi ora mantenerli nei prossimi 14 giorni per poterci passare il 27 novembre", sottolinea il presidente della Regione
L'indice Rt del Covid in Piemonte "oggi è molto vicino all'1. Si stanno vedendo gli effetti, molto buoni, delle misure prese ancora prima della creazione della zona rossa". Così il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, presentando la nuova area sanitaria che sarà aperta domenica prossima a Torino Esposizioni. "Il 13 novembre abbiamo raggiunto parametri da zona arancione, sta a noi ora mantenerli nei prossimi 14 giorni per poterci passare il 27 novembre", sottolinea Cirio. (CORONAVIRUS: LA DIRETTA - MAPPE DEL CONTAGIO)
Cirio: "Puntiamo a passare in zona arancione e poi gialla"
"Puntiamo a passare in zona arancione e poi gialla - continua Cirio - ma sempre restando tutti molto attenti, molto prudenti e agendo con grande senso di responsabilità. Anche quando il Dpcm consentirà un allentamento, prenderemo misure, condivise con i sindaci e le prefetture, per evitare che si ripeta cosa è successo nell'estate. Perché procedere con lo stop and go ucciderebbe definitivamente". Domenica - ha annunciato il governatore - sarà in funzione la nuova area sanitaria nel Padiglione V di Torino Esposizioni, attrezzata per ospitare fino a 455 malati Covid "a bassa intensità", che "a fine emergenza potrà diventare il centro per la vaccinazioni contro il Covid".
Ipotesi di orari scaglionati quando scuole riapriranno
In futuro, ha ipotizzato il governatore del Piemonte, se i parametri di diffusione del contagio Covid lo consentiranno le scuole oggi chiuse in Piemonte potrebbero riaprire seguendo l'impostazione degli orari scaglionati. "Ciò che apre e ciò che chiude lo stabilisce il Dpcm, ma noi, nel pieno rispetto dei decreti, - ha precisato - decideremo come si potranno svolgere le attività, in ambito economico, sociale, scolastico. Con i nostri epidemiologi stiamo ragionando sulle misure che possano disciplinare le varie attività con l'obiettivo della stabilità. Quando si riapre lo si deve fare per sempre, nella piena sicurezza e per farlo abbiamo capito che sono necessari buon senso e pragmatismo". Per quanto riguarda la scuola, "la didattica a distanza, sia pur dolorosa, ha dato risultati importanti (per contenere la diffusione del contagio, ndr), - ha osservato Cirio - quello che è certo è che non possiamo fare come prima e lo scaglionamento degli orari può essere una soluzione".
L'assessore Icardi: "Va molto meglio ma guai abbassare la guardia"
Anche l'assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Icardi ha sottolineato l'importanza di fare cautela. "C'è più di un segnale che ci indica che sta andando meglio, molto meglio, ma guai abbassare la guardia". "L'esperienza della prima fase della pandemia - ha aggiunto Icardi - ci ha insegnato che l'appiattimento della curva è durato 5 settimane e la discesa 11. E il preoccupante tasso di crescita dei malati ultrasessantacinquenni ha messo sotto pressione la rete ospedaliera, quindi il sostanziale 'liberi tutti' dell'estate scorsa rischierebbe di creare una situazione gravissima".
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