Covid Piemonte, Cirio a Sky TG24: “Non possiamo permettere un Natale come estate scorsa"

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Il governatore ha fatto il punto sull'emergenza in regione: “Da venerdì scorso il Piemonte è potenzialmente in zona arancione, se al 30 di novembre avremo mantenuto questi dati potremo uscire dalla zona rossa”. Sui 21 parametri ha invece dichiarato: “Devono essere oggettivi e scientifici al 100%, più percepibili per i cittadini"

“Ci sono dei segnali positivi: l’Rt che ci aveva messo in zona rossa era a 2.16 e oggi è 1.37, il livello di aumento quotidiano dei ricoverati è passato da 215 a 60 e soprattutto la pressione sui pronto soccorso è diminuita negli ultimi 15 giorni di un terzo. Sono dati oggettivi. Il virus nella mia regione raddoppiava i positivi in sei giorni, oggi siamo a dieci giorni. Sono dati concreti che ci dicono che abbiamo iniziato un percorso, ma che dobbiamo completarlo con rigore e senso di responsabilità di tutti”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, intervenuto in diretta a Buongiorno su Sky TG24. Il governatore ha espresso però i suoi timori per il Natale, una festività “che vogliamo vivere normalmente ma, se immaginiamo di farlo come qualcuno ha vissuto le settimane dell’estate, noi a gennaio o febbraio ritorneremo in questa situazione e non possiamo permettercelo”. (CORONAVIRUS: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEL CONTAGIO)

“Piemonte potenzialmente in zona arancione”

Cirio ha poi parlato della situazione nella sua Regione e dei 21 parametri: “Credo che debbano essere oggettivi e scientifici al 100% - ha detto -. Devono essere automatismi, come quelli che si sono creati. Da venerdì scorso il Piemonte è potenzialmente in zona arancione, se al 30 di novembre avremo mantenuto questi dati potremo uscire dalla zona rossa. Questo automatismo - ha spiegato Cirio - è utile perché ci permette prudenza e senso di responsabilità fondamentali, ma allo stesso tempo deve essere ben percepito. Quello che chiediamo al Governo è di creare un meccanismo più comprensibile anche per l’opinione pubblica. Ancorato ad evidenze scientifiche come deve essere, ma più chiaro per la comprensione delle persone”.

"Parametri più percepibili per i cittadini"

La durata dei 14 giorni di mantenimento di valori più bassi “è giusta e fondamentale - ha proseguito ancora il governatore - bisogna consolidare il dato. Le Regioni insieme chiedono di semplificare il calcolo dei 21 dati, di modo che sia più chiaro nel rapporto Regioni-stato, ma anche più percepibile ai cittadini. Se i cittadini percepiscono il senso di come sono valutati i territori, aumentano la responsabilità personale, questo è molto importante. Sempre ancorandosi a criteri scientifici, va semplificata la valutazione, che oggi è molto complessa. Il meccanismo delle finestre di contenimento per cui i dati per il passaggio da una zona all’altra vanno mantenuti nel tempo credo sia un caposaldo da non abbandonare mai”.

“Condivido l’allarme del Procuratore su sospensione processi per mafia”

Infine, Cirio ha dichiarato di condividere pienamente l’allarme del procuratore capo di Torino sui grandi processi alla criminalità organizzata a rischio. "Credo che dal ministro della Giustizia debba arrivare una parola chiara su questa questione - ha detto -. Non possiamo permetterci di vanificare il lavoro della magistratura in questi processi delicati e importanti, da cui devono arrivare segnali chiari alla criminalità organizzata, anche oggi. La criminalità organizzata – ha concluso Cirio - approfitta spesso delle emergenze, noi dobbiamo tenere l’attenzione altissima e la barra dritta, perché in questi momenti non ci possono essere situazioni d’ombra. Come Regione, dal punto di vista strutturale e del supporto sanitario al mondo giudiziario piemontese, siamo disponibili a fare tutta la nostra parte”.

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