Barge, uccise donna durante rapina da 3 euro: condannato all'ergastolo

Piemonte

La pensionata di 70 anni, Anna Piccato, era stata uccisa la mattina del 23 gennaio 2019. L'uomo, condannato nel processo di primo grado, aveva derubato l'anziana di 3 euro e 20 centesimi con cui poi aveva acquistato una birra

Condannato all'ergastolo il muratore di Barge, Daniele Ermanno Bianco, reo confesso dell'omicidio di Anna Piccato, pensionata di 70 anni uccisa la mattina del 23 gennaio 2019 nel Comune in provincia di Cuneo. L'uomo aveva derubato l'anziana di 3 euro e 20 centesimi con cui poi aveva acquistato una birra. Il cadavere della donna era stato scoperto nei giardini del centro di Barge, in Piemonte. A quasi due anni dal delitto, la sentenza di primo grado è stata pronunciata in tribunale dal giudice Sabrina Nocente, che ha anche stabilito un risarcimento danni di 200mila euro nei confronti del marito della pensionata come anticipo della cifra complessiva che verrà stabilita in sede civile.

L'omicidio

L'omicidio avvenne nelle prime ore del mattino. Furono alcuni residenti della zona a notare nei giardinetti di Annonay, accanto al muro perimetrale della chiesa di San Rocco, il corpo di una donna riverso a terra, sfigurato in volto. I carabinieri impiegarono meno di 24 ore per risalire all'identità dell'omicida e fermarlo. I sospetti ricaddero subito sul muratore 40enne, anch'egli di Barge. Inchiodato dai filmati delle telecamere raccolti dagli investigatori, e dalle tracce di sangue della vittima che la scientifica, con la collaborazione dell'istituto regionale antidoping di Orbassano, ha rilevato sulle scarpe dell'omicida, Bianco aveva confessato il delitto alcuni giorni dopo il fermo, durante un interrogatorio in carcere. L'uomo ha ammesso di aver ucciso la donna, pensionata e volontaria della Croce Rossa, a scopo di rapina. L'aveva seguita quando era uscita da un bar del centro, dove aveva fatto colazione. Magro il bottino, appena 3 euro e 20 centesimi, il resto dei 5 euro con cui aveva pagato il caffè e il croissant che la vittima era solita consumare tutte le mattine di buon ora nello stesso bar. Accecato dalla rabbia per i pochi soldi racimolati, Bianco aveva colpito al volto la donna. Più volte. L'arma del delitto, un oggetto metallico poi riposto nello zainetto che indossava, non è mai stata ritrovata. Con il denaro di Anna Piccato, pochi minuti dopo, l'uomo aveva consumato una birra, in un bar della zona, forse per costruirsi un alibi. Il giubbotto e lo zaino dell'omicida erano stati gettati, subito dopo l'efferato omicidio, in un cassonetto della spazzatura.

 

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