Scuola Piemonte, graduatorie pubblicate ma criticità sul sostegno

Piemonte

“Ci attendiamo di poter nominare i supplenti in tempo utile", ha affermato, a margine dell'accordo con la Diocesi di Torino per la messa a disposizione di spazi per le scuole, il direttore dell'Ufficio scolastico regionale del Piemonte, Fabrizio Manca

In Italia per la supplenza sono state presentate più di 700 mila domande "quindi qualche aspetto di criticità dal punto di vista tecnico era normale che si realizzasse. Come uffici abbiamo verificato le domande, le nostre graduatorie sono state pubblicate e ci attendiamo di poter nominare i supplenti in tempo utile", ha affermato, a margine dell'accordo con la Diocesi di Torino per la messa a disposizione di spazi per le scuole, il direttore dell'Ufficio scolastico regionale del Piemonte, Fabrizio Manca. (DIRETTA - RIENTRO A SCUOLA)

Manca: “Assicureremo il massimo dell'impegno”

"Non posso garantire che il 14 settembre tutti i supplenti saranno in classe – aggiunge Manca - però il Piemonte anche in anni passati si è qualificato come ufficio più efficiente sotto questo aspetto. Abbiamo sempre concluso le operazioni di supplenza in tempi accettabili quindi anche in questo caso assicureremo il massimo dell'impegno per far sì che i presidi possano nominare da subito i supplenti". Manca ricorda poi che "in questo momento c'è la procedura straordinaria della call veloce di cui stiamo attendendo gli esiti per coprire ulteriormente i posti rimasti vacanti e disponibili". Fra le questioni più critiche quella degli insegnanti di sostegno. "Sul sostegno - rileva - la situazione, come da diversi anni, è molto critica. Quest'anno faremo solo due immissioni in ruolo perché nelle graduatorie abbiamo solo due docenti col titolo di specializzazione, quindi tutti gli altri posti nel sostegno saranno coperti con supplenze".

L'accordo con la Diocesi

Parrocchie ed enti religiosi saranno a disposizione delle scuole torinesi per consentire lo svolgimento della didattica rispettando le norme di sicurezza anti Covid19. È questo il contenuto del protocollo d'intesa fra Città e Arcidiocesi di Torino e Ufficio Scolastico Regionale che ha lo scopo di venire incontro alle esigenze di spazio delle scuole. Al momento sono cinque le scuole (tre elementari e due Cpia), che hanno chiesto di avere spazi esterni per fare lezione. "Essere arrivati a 5 istituti soltanto che richiedono spazi esterni - sottolinea la sindaca Chiara Appendino - è frutto di questi mesi di lavoro. Poter tornare nella propria scuola è diverso dall'usare spazi alternativi e questo è stato possibile perché siamo riusciti a fare velocemente degli interventi all'interno delle scuole. L'apertura della scuola - ribadisce - il riappropriarsi degli spazi della comunità scolastica, è stata, è e sarà una priorità ed è una sfida che vede tutti gli attori coinvolti". Per Manca, "avere la serenità di una disponibilità come quella della Diocesi per far fronte a eventuali situazioni che si dovessero verificare nel corso dell'anno, è molto importante", mentre l'assessore Antonietta Di Martino sottolinea che "con questo protocollo si avrà a disposizione uno strumento in più a garanzia della frequenza in presenza, coniugando diritto allo studio e alla salute". "Come chiesa - commenta l'arcivescovo, monsignor Cesare Nosiglia - sentiamo forte il dovere di venire incontro agli studenti, alle loro famiglie e a tutto il sistema scolastico. Abbiamo vissuto insieme un periodo difficile, che non è ancora terminato, ma abbiamo imparato a collaborare con animo aperto e disponibile".

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