Vercelli, aggressione in ufficio postale: interviene polizia

Piemonte
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"Dopo il Covid - denuncia il segretario generale del sindacato, Valter Bossoni - è aumentato notevolmente il lavoro degli sportelli postali che sono rimasti aperti, e lo stress dei dipendenti è arrivato alle stelle"

Aggressione in un ufficio postale di Vercelli. Un uomo ha inseguito l'impiegata nel retro dello sportello, l'ha aggredita verbalmente, l'ha minacciata e ha urlato spaventando tutti i presenti. Solo all'arrivo della polizia, prima che si arrivasse alle mani, il cliente si è calmato.

Le parole del sindacato

"Dopo il Covid - denuncia il segretario generale del sindacato, Valter Bossoni - è aumentato notevolmente il lavoro degli sportelli postali che sono rimasti aperti, e lo stress dei dipendenti è arrivato alle stelle: dipendenti che subiscono anche la forte carenza di organico dell'azienda". Allo stress, proseguono dalla Cgil, si aggiunge anche il pericolo di subire aggressioni: "Gli addetti dispongono di casseforti a sportello e sistemi anti rapina, ma non di protezioni personali. Questo perché, seguendo un progetto di svecchiamento da almeno 10 anni, Poste italiane ristruttura gli uffici seguendo un modello che non prevede vetri blindati o accessi protetti in casi di front office con i clienti. Una situazione piuttosto assurda: è ora che l'azienda intervenga".

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