No Tav, protesta nella notte in Val di Susa: corteo e lancio di pietre

Piemonte

Alcune decine di manifestanti hanno improvvisato un corteo lungo i sentieri della Val Clarea durante il quale si è verificato un lancio di pietre contro le forze dell'ordine, che hanno risposto con alcuni lacrimogeni. La situazione è poi tornata alla calma

La protesta No Tav è tornata a farsi sentire in Val Susa con una manifestazione al cantiere della Torino-Lione a poche ore dall'inizio della 'tre giorni di lotta' organizzata dal Comitato di Lotta Popolare di Bussoleno. Al termine dell'assemblea convocata a Giaglione che ha aperto il weekend, i manifestanti, circa 150 appartenenti all'ala più oltranzista del Movimento No Tav e al centro sociale Askatasuna, hanno improvvisato un corteo lungo i sentieri della Val Clarea e hanno raggiunto il cancello sul sentiero Gallo Romano per la consueta "battitura" dei cancelli posti a protezione del cantiere della Torino-Lione. Alcuni di loro hanno lanciato pietre contro le forze dell'ordine, che hanno risposto con i lacrimogeni, e cercato di danneggiare il cancello che impedisce di avvicinarsi al cantiere. Nessuno è rimasto ferito. Identificate 22 persone, Alcunw di loro non hanno rispettato il foglio di via obbligatorio dai comuni di Giaglione e di Chiomonte, in Valle di Susa

La tre giorni di proteste

Un'altra 'passeggiata No Tav' è annunciata per domani pomeriggio, con partenza alle ore 14 dal campo sportivo di Giaglione. Sul sito internet di riferimento del movimento che si oppone alla realizzazione della nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità, il programma della tre giorni prevede anche la proiezione di documentari, approfondimenti e momenti musicali.

Nuove tensioni

Momenti di tensione in Valle di Susa nel corso del corteo No Tav di quest'oggi. I manifestanti (circa trecento, che hanno dato vita a un corteo verso l'area in cui sorge il cantiere) sono partiti dall'abitato di Giaglione (in provincia di Torino) e hanno tentato di forzare, lungo il sentiero verso la Valle Clarea, un cancello che blocca il passaggio verso la zona dei Mulini, dove da settimane i "No Tav" mantengono un presidio. Le forze dell'ordine hanno risposto lanciando dei lacrimogeni. Durante il corteo, i manifestanti avevano esposto grandi fotografie con i volti dei "promotori della grande opera inutile": il premier Giuseppe Conte, il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, il ministro dei trasporti Paola De Micheli e il governatore Alberto Cirio.

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