Il fatto risale alla notte tra sabato 9 e domenica 10 novembre scorso. Secondo quanto ricostruito dall'accusa, l'imputato, a seguito di contrasti con i familiari, avrebbe voluto così punire il fratellastro
E’ stato condannato a due anni e due mesi di carcere Alessandro Vittone, il 40enne accusato di aver appiccato il fuoco al capannone della ditta di famiglia "Vittone srl" (azienda di riparazione di macchine agricole) a Riva presso Chieri, nel Torinese, nel novembre scorso. L'uomo, giudicato con rito abbreviato, non ha ottenuto la sospensione condizionale della pena.
La vicenda
Il fatto risale alla notte tra sabato 9 e domenica 10 novembre 2019. Secondo quanto ricostruito dall'accusa, l'imputato, a seguito di contrasti con i familiari, avrebbe voluto con il suo gesto punire il fratellastro. Quest’ultimo insieme alla madre si è costituito parte civile e i due hanno ottenuto il riconoscimento di un danno morale pari a cinquemila euro ciascuno. L'accusa in aula è stata sostenuta dal pm Patrizia Gambardella.