Le carte riguardano la “Ariosi management”. Viene segnalato che dal 2018 le scritturazioni della struttura in favore di questa agenzia “sono aumentate in maniera eclatante rispetto alle stagioni precedenti”, raggiungendo “quasi 100 ruoli tra artisti e direttori d’orchestra”
Potrebbe coinvolgere anche l'Arena di Verona l'inchiesta della procura di Torino sulla gestione del Teatro Regio. Nelle carte al vaglio del procuratore aggiunto Enrica Gabetta e della pm Elisa Buffa sono finiti anche due esposti riguardanti la “Ariosi management”, l'agenzia di Alessandro Ariosi, manager finito nel registro degli indagati insieme all'ex sovrintendente del Regio, William Graziosi, l'ex corista Roberto Guenno e il responsabile di una società di telemarketing, Andrea Paolo Maurini.
Gli esposti
Gli esposti, inviati anche alla procura di Verona, segnalano che dal 2018 le scritturazioni dell'Arena di Verona in favore della Ariosi management "sono aumentate in maniera eclatante rispetto alle stagioni precedenti". E che "in totale l'agenzia ha collezionato la scritturazione di quasi 100 ruoli tra artisti e direttori d'orchestra" e che la scelta è stata possibile "con il consenso della direzione artistica" dell'Arena. Dubbi e sospetti che diventano più espliciti negli esposti, chiedendo se sia lecito tenere rapporti "per sé stessi o i propri famigliari" con chi si gestiscono trattative per conto delle fondazioni liriche.
L’inchiesta
Di sospette scritturazioni di artisti parla l'inchiesta della procura torinese che ipotizza, a vario titolo, i reati di corruzione e turbativa d'asta. Da oltre un anno gli inquirenti scavano nel rapporto tra l'ex sovrintendente e la Ariosi management, il fatturato triplicato in pochi mesi tanto da non escludere che lo stesso meccanismo possa essere stato utilizzato in altri teatri.