Torino, alle Molinette trapiantato fegato tenuto in vita artificialmente per 23 ore

Piemonte

L’organo è stato mantenuto in vita prima nel corpo della donatrice, una donna deceduta per un improvviso infarto cardiaco, poi all'interno di apposite macchine da perfusione. Trapiantati anche due reni

Alle Molinette della Città della Salute di Torino, è stato trapiantato con successo fegato tenuto in vita artificialmente per oltre 23 ore, prima nel corpo della donatrice, una donna deceduta per un improvviso infarto cardiaco, poi all'interno di apposite macchine da perfusione. In sequenza sono state attuate le più innovative tecnologie di "preservazione" d'organo attualmente disponibili. Il fegato è stato quindi trapiantato con successo, così come i due reni. I tre pazienti riceventi sono appena stati dimessi. La ricerca, spiega l'ospedale, ha individuato proprio nella possibilità di "curare" e "far vivere fuori dal corpo" gli organi prima del trapianto la reale innovazione in ambito trapiantologico. 

Il trapianto

Al momento del prelievo degli organi, le equipe trapianto erano già impegnate in altre due operazioni. Si è reso quindi necessario, posizionare gli organi della donatrice all'interno di sistemi di preservazione 'ex vivo', ovvero extracorporei. Dopo le iniziali cinque ore all'interno del cadavere, hanno quindi continuato ad essere tenuti in vita all'esterno, grazie a sangue umano. Il fegato è stato trattato e valutato per il suo corretto funzionamento per altre 16 ore mediante 'perfusione normotermica', con una apposita macchina da perfusione in grado di mantenere in vita fuori dal corpo un fegato fino a 24 ore. I reni sono stati invece preservati in 'perfusione ipotermica ossigenata', ovvero a 12 gradi con aggiunta di ossigeno, utilizzando un'altra apposita macchina da perfusione per una durata di 10 ore complessive.

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