Maltempo, tromba d’aria nel Biellese: danni a Gaglianico

Piemonte
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Il forte vento ha scoperchiato il tetto in lamiera dell’oratorio, scagliandolo poi contro il Municipio. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, carabinieri, polizia locale e i volontari della protezione civile

Una tromba d’aria si è abbattuta ieri sul Biellese. Particolarmente colpito Gaglianico, dove il forte vento ha scoperchiato il tetto in lamiera dell’oratorio, scagliandolo poi contro il Municipio: nell’impatto sono andate distrutte alcune finestre dell’edificio. Altro materiale è invece precipitato contro la recinzione sull'altro lato della strada e nel parcheggio davanti alla casa di riposo. 

Altri danni causati dalla furia del nubifragio si sono registrati anche nella pista di atletica a poca distanza dall’oratorio. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, carabinieri, polizia locale e i volontari della protezione civile.

Danneggiate coltivazioni, serre e stalle in Piemonte

Grandine e vento delle ultime 36 ore hanno danneggiato coltivazioni, serre e stalle in Piemonte. Colpiti in particolare - segnala la Coldiretti regionale - sono i campi di mais, cereali e fagioli, oltre ai frutteti. Scoperchiati i i tetti di alcune stalle, abbattuti numerosi alberi. "Dal nord al sud della nostra regione si sono verificate forti piogge, raffiche di vento e grandinate", spiegano Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale. "In certe zone del cuneese e del biellese, sembrava di assistere ad una nevicata d'inverno, nonostante siamo ormai alle porte dell'estate. Il vento forte ha scoperchiato e strappato anche i teli delle serre. Gli agricoltori cercano di difendersi con le reti anti.grandine e con le serre coperte ma spesso la furia delle tempeste è così violenta che squarcia le coperture e distrugge frutta e ortaggi. Ora il rischio è del rincaro dei prezzi per cui monitoreremo l'andamento per segnalare eventuali speculazioni".

Coldiretti: "Conseguenze cambiamenti climatici"

I tecnici Coldiretti sono al lavoro per effettuare una stima concreta dei danni. "Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici - concludono Moncalvo e Rivarossa - dove l'eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi".

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