Sul ritorno alla normalità, così il governatore: "Riempie i cuori e riempie di fiducia. Vogliamo riaprire tutto, ma vogliamo aprire per sempre. Ecco perché ci vogliono le regole, le linee guida regionali"
"Sono molto orgoglioso che i primi bambini a tornare a scuola siano stati in Piemonte grazie all'iniziativa di Paolo Tiramani, sindaco di Borgosesia". Così il governatore Alberto Cirio, ospite della trasmissione Storie Italiane su Rai Uno, sul progetto della cittadina in provincia di Vercelli che ha preso il via, non senza polemiche, la scorsa settimana. L'iniziativa del sindaco leghista Tiramani, criticata dal ministro Azzolina che si è detta contraria, "è stata sostenuta dalla Regione Piemonte - sottolinea Cirio - che la considera come una best practice da estendere a tutte le altre aree del Piemonte e dell'Italia. E' vero che bisogna preoccuparsi di far tornare a lavorare le persone, ma non bisogna mai dimenticarsi dei figli di queste persone". (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LA VICENDA)
"Ritorno alla normalità riempie di fiducia"
Poi, il governatore ha aggiunto: "C'è un ritorno alla normalità che davvero riempie i cuori e riempie di fiducia. Ieri è andata bene perché la gente è tornare a riassaporare questa nuova normalità, una normalità di cui aveva bisogno, e anche perché i dati ci confermano che tutti gli indicatori sono buoni. In Piemonte vogliamo riaprire tutto, ma vogliamo aprire per sempre. Ecco perché ci vogliono le regole, le linee guida regionali che alla fine il Governo ha accolto e ci permettono l'operatività e la sicurezza. Stiamo lavorando tutti insieme, anche con Chiara Appendino, il prefetto Claudio Palomba e tutti i sindaci del Piemonte, proprio perché questa ripartenza sia nel rispetto delle regole. Molto dipenderà dal comportamento di ciascuno di noi".