Sciopero nel sito Amazon di Torrazza Piemonte. Azienda: “Trasparenti su positivi al Covid”

Piemonte
Foto di archivio (Getty Images)

L'agitazione è stata indetta dalla Cgil "alla luce delle mancate risposte dell'azienda in merito alla situazione degli ultimi contagi". La replica della multinazionale: "E' nostra consuetudine informare in maniera trasparente e proattiva tutti i dipendenti"

È in corso lo sciopero di tutto il personale dello stabilimento Amazon di Torrazza Piemonte, indetto per la giornata di oggi dalla Filt e Nidil Cgil "alla luce delle mancate risposte dell'azienda in merito alla situazione degli ultimi contagi da Covid 19”, in particolare per la mancanza di informazioni relative a un secondo caso di positività al coronavirus individuato nello stabilimento torinese. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE)
Dal canto proprio, però, l’azienda ha voluto precisare che è “nostra consuetudine informare in maniera trasparente e proattiva tutti i dipendenti nel momento i cui veniamo a conoscenza di un caso di positività all'interno dei nostri siti. Con la stessa trasparenza e tempestività informiamo il Comitato per la Sicurezza, in ottemperanza al Protocollo del 14 marzo”.

La nota di Amazon

"In merito alla richiesta di dettagli da parte delle Rsa sul reparto e il turno del lavoratore, questi non sono stati divulgati - spiega l'azienda - a tutela della privacy del lavoratore e anche in considerazione del fatto che, poiché i lavoratori ruotano tra reparti e turnazioni, fornire questi ulteriori particolari sarebbe inutile nonché fuorviante. Alle Rsa è stata data conferma di aver condiviso le informazioni necessarie con le autorità sanitarie locali e che tutti i casi di positività a Covid-19 di personale interno e di fornitori terzi sono gestiti in conformità alle loro direttive, anche per l'identificazione di eventuale personale venuto a contatto con personale contagiato”, conclude Amazon.

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