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Ivrea, padre perde il lavoro e non mantiene figlia precaria: assolto

Piemonte
Immagine di archivio (ANSA)

La decisione del tribunale cittadino riguarda un 57enne che, nonostante una precedente ordinanza, non ha garantito il sussidio di 250 euro al mese alla donna dal 2012: per i giudici, dato che l’uomo è in difficoltà economica, non è obbligato a versare l’importo 

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Il tribunale di Ivrea (in provincia di Torino) ha assolto un 57enne che, nonostante una precedente ordinanza della corte di Cagliari, dal 2012 non garantiva un sussidio mensile di 250 euro alla figlia 34enne precaria. I giudici, poiché il padre è in difficoltà economica, hanno decretato che l’uomo non è obbligato a corrispondere l’importo stabilito. Il soggetto, in questo caso, rischiava fino a un anno di reclusione.

La vicenda

Dopo la separazione dalla moglie, avvenuta nel marzo 2009, al 57enne (che ora residente in provincia di Cagliari), era stato imposto dal tribunale di Cagliari di corrispondere 250 euro al mese alla figlia, a quel tempo residente a Ivrea. Trovandosi in difficoltà economiche, dettate dal fallimento della società dove aveva lavorato per 32 anni, nel 2012 l’uomo aveva smesso di corrispondere l’importo alla donna. Per la corte d’Ivrea, anche se la 34enne non ha un lavoro stabile e la madre si è allontanata dalla famiglia, il padre, essendo in difficoltà economica, non è obbligato a garantire "i mezzi di sussistenza".