Thyssen, le madri delle vittime: “Dopo 12 anni ancora senza giustizia”

Piemonte
Le vittime del rogo (ANSA)

Le mamme dei sette operai uccisi dal rogo del 6 dicembre 2007 sono intervenute durante la presentazione delle Settimane della Sicurezza, l'evento è stato organizzato in occasione dell'anniversario dell'incendio 

"Sono passati 12 anni e c'è sempre più dolore e più rabbia. Dodici anni di lotte e ancora non abbiamo avuto giustizia, non si è concluso niente, ma non smetteremo mai di lottare", sono queste le parole delle madri dei sette operai uccisi dal rogo della Thyssen, il 6 dicembre 2007 a Torino, pronunciate in occasione della presentazione delle Settimane della Sicurezza.

Le parole delle madri

"Come parenti delle vittime - dice Rosina Demasi - non abbiamo nessun potere, possiamo solo aspettare e sperare che qualcosa si concluda. E non vediamo l'ora che la vicenda giudiziaria finisca perché, nonostante le condanne e la Corte Europea che ci ha dato ragione, ci sono ancora due assassini fuori dal carcere, mentre altri quattro sono usciti per buona condotta. La legge va cambiata: se nessuno paga mai, si continuerà a morire sul lavoro". Le donne hanno espresso rabbia anche nei confronti della Città che: "12 anni fa ci aveva promesso un memoriale al cimitero. Abbiamo visto passare tre sindaci, ma non c'è nulla. Le istituzioni hanno preso i soldi come parti civili, nessuno regala niente ai nostri figli che hanno già pagato col sangue”.

Giusta: “Iniziati i lavori per il memoriale”

Sono iniziati in questi giorni, al cimitero Monumentale di Torino, i lavori per il memoriale dedicato ai sette operai morti. Lo ha fatto sapere l'assessore comunale ai Servizi cimiteriali, Marco Giusta, che ha risposto così alle sollecitazioni dei parenti delle vittime che lamentavano ritardi. "Comprendo e sono vicino alle famiglie" dice Giusta spiegando che "come già abbiamo avuto modo di condividere, purtroppo la ditta che aveva firmato il contratto lo scorso anno non ha poi proseguito i lavori". Per questo, ha aggiunto l'assessore, "l'azienda Afc, dopo aver revocato l'incarico, con i tempi tecnici necessari ha scorso la graduatoria fino ad arrivare alla quarta ditta, che ha firmato il contratto qualche settimana fa e che ha iniziato i lavori sul cantiere da pochi giorni".  

Le Settimane della Sicurezza

Da oggi, e fino al 15 dicembre, a Torino si tengono le Settimane della Sicurezza, un'iniziativa per per promuovere la cultura della salute e della sicurezza sul lavoro e a scuola. L'evento, giunto alla decina edizione, è organizzato dall'Associazione Sicurezza e Lavoro in occasione dell'anniversario del rogo Thyssen che costò la vita a 7 operai. Fra gli appuntamenti in programma la presentazione degli andamenti statistici di infortuni e malattie professionali, organizzato da Inail Piemonte, e il convegno 'Lavoro malato, lavoratori ammalati' alla Camera del Lavoro, a cui parteciperà anche l'ex pm Raffaele Guariniello. Fra le novità la collaborazione con IoLavoro e le WorldSkills e il premio cinematografico dedicato a 'Donne e Lavoro'. Tornano gli incontri nelle scuole e il Trofeo di Calcio Sicurezza e Lavoro che quest'anno rende omaggio ai due poliziotti uccisi a Trieste.

Tronzano: “"Quella della Thyssen è ancora una tragedia profonda”

"Quella della Thyssen è ancora una tragedia profonda e non stiamo onorando la memoria dei vostri cari - ha detto rivolto ai parenti delle vittime l'assessore regionale Andrea Tronzano - Per la sicurezza sul lavoro c'è infatti ancora tanto da fare, non si riesce ancora a incidere come dovremmo, dovremmo fare tutti di più”.
“Abbiamo il dovere - aggiunge il vicepresidente del Consiglio comunale Enzo Lavolta - di tenere alta l'attenzione perché i numeri della sicurezza sul lavoro sono impietosi". 

Firmò accordo, nessun indennizzo per l'operaio che soccorse i colleghi

Era uno degli operai che la notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007, nello stabilimento Thyssen di Torino, cercò di prestare soccorso ai sette colleghi investiti dalla nube di fuoco sprigionata dalla linea 5. Lo choc e lo spavento gli causarono ansia, depressione e altri problemi, riconducibili a un disturbo post traumatico da stress, che non lo abbandonarono nemmeno a distanza di anni. Ma non ha diritto a un risarcimento supplementare perché fu uno dei lavoratori che il 7 maggio 2008 aderirono alla stipulazione, in sede sindacale, di una transazione con l'azienda valevole come indennizzo per "i danni presenti e futuri". La vicenda è contenuta nella sentenza con cui la Cassazione, nei giorni scorsi, ha respinto il suo ultimo ricorso.

L'intervento in soccorso dei colleghi

L'operaio, addetto alla linea 1, era corso verso la 5 nel tentativo di intervenire a favore dei colleghi (che in seguito morirono per le gravissime ustioni). Nel gennaio successivo gli fu diagnosticata la patologia. Nel 2017 la Corte d'appello di Torino respinse la richiesta di un risarcimento dalla Acciai Speciali Terni spa, spiegando che nel 2013 il quadro clinico era mutato rispetto a quello del 2008. Il ricorso in Cassazione del lavoratore è stato giudicato inammissibile. "Il danno alla salute - scrivono gli Ermellini - si era già manifestato diversi mesi prima della sottoscrizione della transazione" e non è possibile ipotizzare che "il ricorrente, il 7 maggio 2008, ne fosse inconsapevole". Quanto alla patologia, la situazione "era del tutto sovrapponibile fatto eccezione per il grado di gravità passato da 'moderato' a 'lieve'".

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