Maltempo in Piemonte, causati danni per almeno 80 milioni di euro

Piemonte
La voragine sulla A21 (ANSA)

Nel Cuneese sono ancora 23 le strade con traffico deviato per il rischio di frane e valanghe. "Entro domani manderemo la prima richiesta sommaria riguardante i danni alle infrastrutture”, ha detto l'assessore regionale, Marco Gabusi 

Ammontano ad almeno 80 milioni di euro i danni provocati dall'ondata di maltempo (FOTO) che si è abbattuta sul Piemonte nei giorni scorsi. Resta ancora difficile la situazione nel Cuneese dove si contano 23 strade provinciali chiuse o con traffico deviato per il rischio di frane e valanghe.

I danni in Piemonte

"Entro questa sera o al più tardi domani mattina manderemo a Roma la prima richiesta sommaria riguardante i danni alle infrastrutture. Credo si tratterà di non meno di 50 milioni per l'area più colpita, che è l'asta del Bormida, da Saliceto nel Cuneese attraverso la Langa astigiana, l'Acquese, l'Ovadese fino ad Alessandria. A questi andranno sommati altri 20 o 30 milioni per i danni nel territorio rimanente. Tutto questo senza considerare i danni ai privati", ha detto l'assessore regionale alla Difesa del suolo, Marco Gabusi, durante le comunicazioni fatte oggi in consiglio regionale sul maltempo che ha colpito il Piemonte.

Gabusi: “Serve un piano straordinario”

"Le precipitazioni non si fermano al confine, la stessa pioggia e gli stessi danni della Liguria hanno colpito anche una parte del Piemonte: anche la nostra Regione deve essere coinvolta nel piano straordinario per la sicurezza delle infrastrutture che il ministro Paola De Micheli ha annunciato dopo il crollo del viadotto sull'autostrada Torino-Savona", ha poi aggiunto l'assessore. "È giusto - ha rimarcato Gabusi - che anche il Piemonte sia fatto oggetto di un piano straordinario, almeno per quanto riguarda la fascia più colpita, l'asta del Bormida. Abbiamo avuto almeno 500 smottamenti: ci sono strade interrotte, per dei tratti scomparse, o trascinate più a valle. E questo significa avere case e paesi isolati o comunque in grande difficoltà". 

Ancora disagi sulle strade nel Cuneese

Sono ancora 23 nel Cuneese le strade provinciali con traffico deviato per il rischio di frane e valanghe. Tra queste figurano la Levaldigi-Fossano, in zona aeroporto, colpita da un allagamento, e alcune arterie al confine con il Savonese e nella zona di Ceva e Val Tanaro. Restano chiusi il colle della Maddalena verso la Francia e la linea ferroviaria tra Limone e Ventimiglia. L'autostrada Torino-Savona è interrotta al casello di Millesimo, in Liguria, per il crollo del viadotto nella zona di Altare. I vigili del fuoco hanno registrato da sabato scorso 311 interventi, di cui 142 per danni d'acqua e allagamenti e per 42 frane. Ieri il ministro alla pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, ha effettuato un sopralluogo nel Saluzzese. A Venasca una frana ha isolato la frazione in borgata Abell.

Le strade chiuse

A causa di frane o smottamenti non sono percorribili la provinciale 9 tra Monforte e Dogliani, la provinciale 32 tra Ceva e Pedaggera, la Nucetto-Malpotremo, la San Michele Mondovì-Niella Tanaro, la Cortemilia Bergolo, la Rocca De Baldi-Sant'Anna Avagnina, la Pezzolo Valle Uzzone-Todocco, la Gottasecca-Saliceto, la Sp 439 a Monesiglio e la 582 del San Bernardo, tra Garessio e la Liguria. Forte il rischio valanghe in montagna, dove il manto nevoso supera, in alcuni punti, i due metri di altezza. Restano chiuse la Casteldelfino-Pontechianale e la Bellino-Sant'Anna in valle Varaita, la Crissolo-Pian della Regina in valle Po, la Vernante-Palanfrè in val Vermenagna, la Canosio-Preit e la Cucchiales-Elva in val Maira. Chiusa anche la statale 21 del Colle della Maddalena, che collega Cuneo a Barcelonette, in Francia.  

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