Omicidio nei boschi di Pombia: assolto imprenditore 53enne

Piemonte
Immagine di archivio (ANSA)

La decisione della corte d’Assise di Novara nei confronti di Giuseppe Cauchi è arrivata questa mattina. Per il delitto, avvenuto nell’aprile del 2017, erano già stati condannati a 30 anni due uomini, con rito abbreviato  

Giuseppe Cauchi, un imprenditore edile di 53 anni accusato di essere il mandante dell’omicidio di Matteo Mendola, assassinato nei boschi di Pombia (nel Novarese) nell’aprile del 2017, è stato assolto questa mattina dalla corte d’assise di Novara per non aver commesso il fatto. Il pm, Mario Andrigo, per l'imputato aveva chiesto l’ergastolo. Per quel delitto erano già stati condannati a 30 anni, con rito abbreviato, Antonio Lembo (l’esecutore materiale) e Angelo Mancino (suo complice).

La decisione della corte d’assise di Novara

Lembo, durante la fase istruttoria del processo, aveva indicato Cauchi come mandante del delitto. Interrogato davanti alla corte, però, l’esecutore dell'omicidio ha dichiarato più volte di non ricordare o non sapere dettagli della vicenda. Secondo l’accusa, Cauchi avrebbe voluto morto Mendola per un debito contratto con i familiari della vittima. Tra i due uomini, nei giorni precedenti il terribile fatto, ci sarebbero state moltissime telefonate. La corte d’Assise di Novara, alla fine, ha assolto l’imprenditore.

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