Due misure cautelari in carcere e una ai domiciliari nei confronti di tre ragazzi che si sono resi responsabili di una violenta rapina commessa questa estate nel centro cittadino
La polizia a Cuneo ha dato esecuzione nei giorni scorsi a due misure cautelari in carcere e una ai domiciliari nei confronti di tre giovani che si sono resi responsabili di una violenta rapina commessa questa estate nel centro cittadino a un cittadino originario dell'Ecuador, picchiato a sangue da alcuni coetanei conosciuti poche ore prima, e con i quali aveva trascorso la serata, per rubargli il portafogli con all'interno 800 euro.
Gli arresti
I tre fermati, tutti di origini tunisine, sono accusati di rapina e lesioni aggravate. Si tratta di H.R., di 18 anni, B.S.W. di 20 anni e M.M., minorenne all'epoca dei fatti e ora sottoposto all'obbligo di permanenza in casa dall'autorità giudiziaria minorile di Torino. Durante l'interrogatorio di garanzia in carcere a Cuneo, H.R. si è avvalso della facoltà di non rispondere: è il figlio di A.R., 57 anni, finito in carcere ad agosto, poi tornato in libertà e ora sottoposto all'obbligo di dimora per detenzione a fini di spaccio di droga. Nella sua abitazione a Cuneo, nascoste in un trolley, la polizia aveva trovato 5.500 pasticche di ecstasy. L'uomo si è sempre dichiarato innocente e in quei giorni il figlio H. era in vacanza in Tunisia