Cuneo, uccise moglie e inscenò furto in casa: chiesta pena di 18 anni

Piemonte
Foto di archivio (Fotogramma)

Un macellaio 58enne di Canove di Govone, in provincia di Cuneo, per via di un litigio causato dal vizio del gioco, avrebbe soffocato la donna: l’uomo è accusato di omicidio volontario 

Il pm della procura di Asti Simona Macciò ha richiesto 18 anni di reclusione per omicidio volontario per A.M., macellaio 58enne di Canove di Govone (in provincia di Cuneo) e reo confesso di aver ucciso R.P, sua moglie di 53 anni, il 26 giugno 2018 all’interno della loro abitazione. È quanto dichiara l’avvocato Piero Gallo, che con la collega Luciana Ferroglio è legale di parte civile della sorella della vittima. Questa mattina il giudice Alberto Giannone ha ascoltato le discussioni delle parti e rinviato il processo (che si sta svolgendo con rito abbreviato) all’11 novembre per la lettura della sentenza. L’imputato, difeso da Marco Calosso, ha chiesto di commutare il reato in omicidio preterintenzionale e colposo in subordine.

La tragedia consumata il 26 giugno 2018

Secondo le ricostruzioni, la donna sarebbe morta per soffocamento, al termine di una lite coniugale. Il motivo dell’acceso diverbio sarebbe dovuto al vizio del gioco del 58enne. Non appena la moglie è deceduta, l’uomo ha contattato il 112 dicendo di aver trovato la donna a terra, forse colta da malore dopo una presunta visita dei ladri all’interno dell’abitazione. 

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