Il corteo è partito da piazza Statuto, ha attraversato il centro storico ed è terminato, secondo il programma, in piazza Vittorio Veneto. "Ci avete rotto i polmoni" e "Proteggi la tua casa" sono alcuni dei cartelli che i dimostranti hanno esposto
Il corteo
Il corteo è partito da piazza Statuto, ha attraversato il centro storico ed è terminato, secondo il programma, in piazza Vittorio Veneto. "Il protocollo di Kyoto non è un film erotico giapponese", "Ci avete rotto i polmoni", "Proteggi la tua casa" sono alcuni dei cartelli che i dimostranti hanno esposto. "Da Palermo alla Val di Susa, la Terra è una e non si abusa" è stato invece lo slogan scandito da un gruppo di giovani, che dalla stazione ferroviaria di Porta Nuova ha percorso via Roma per raggiungere il punto di ritrovo. "Se gli adulti non fanno il loro compito e scioperano dal loro dovere, allora tocca a noi", ha affermato un manifestante interrogato sulle ragioni della sua presenza. Insieme ai ragazzi delle scuole, anche maestre e insegnanti.
In piazza anche alunni delle medie
Presenti alla manifestazione anche gli studenti di alcune scuole medie torinese. Erano i manifestanti più piccoli, “ma determinati”, hanno tenuto a sottolineare. "Bisogna rispettare il pianeta perché è la nostra casa. Non è proprio sempre semplice, ma bisogna provarci", ha spiega Edoardo, che insieme ai suoi compagni hanno discusso il tema con gli insegnanti. "È importante - ha affermato un'educatrice - cominciare a sensibilizzare i giovani su quello che sta succedendo. Il futuro è il loro. Qualcuno ci accusa di indottrinamento? Parlare di indottrinamento su un tema come questo è abbastanza assurdo. Il pianeta è la casa di tutti e far riflettere i ragazzi su questo è educazione al futuro”.
La manifestazione ad Alessandria
Gli studenti sono scesi in piazza anche ad Alessandria. Un secondo appuntamento è in programma alle 18. I cittadini sono stati invitati a ritrovarsi in bicicletta in piazza Santo Stefano per formare un 'Critical Mass' e pedalare insieme. "La nostra casa è in fiamme - spiegano gli organizzatori - e dobbiamo agire ora. Riempiamo le strade per reclamare giustizia climatica per tutti".