Gli agenti hanno smantellato una banda dedita al furto e al riciclaggio di trattori, scavatori e macchine operatrici. A guidare il gruppo era un 58enne, già noto alle forze dell'ordine
A Chivasso una misteriosa sparizione da un deposito di quattro auto destinate alla Questura di Torino ha fatto scattare, nell'aprile del 2018, un'indagine della polizia stradale culminata, dopo più di un anno, in quattro arresti a Ivrea e Vercelli.
Gli arresti
Gli agenti hanno smantellato la banda dedita al furto e al riciclaggio di trattori, scavatori e macchine operatrici. A guidare il gruppo era un 58enne, già noto alle forze dell'ordine. I veicoli venivano trafugati nell'Eporediese, nel Vercellese e nell'Astigiano e poi esportati illegalmente in Romania. Alla banda sono attribuiti una trentina di colpi commessi tra l'aprile del 2018 e il giugno del 2019.
Il colpo ai danni del Comune di Strambino
Tra i colpi effettuati figura anche quello compiuto ai danni del Comune di Strambino, in provincia di Torino, lo scorso novembre, quando i ladri sradicarono dal marciapiede tre colonnine per l'erogazione dell'energia elettrica e dell'acqua potabile. Il materiale fu ritrovato in un terreno a Vigevano, in provincia di Pavia, utilizzato da una famiglia di sinti piemontesi. Uno dei componenti della banda, un cinquantunenne di Crescentino, li aveva affidati a un cugino che vi si era trasferito dalla zona di Asti perché ricercato dalle forze dell'ordine.
Bottino da 800mila euro
Il valore commerciale dei mezzi trafugati e ricettati è di circa 800 mila euro. Durante le perquisizioni la polizia giudiziaria ha sequestrato una Jeep Renegade e una Peugeot Expert, provviste di targhe false e utilizzate per le razzie, oltre a radiotrasmittenti, strumenti inibitori di segnale (Jammer), lampeggianti blu in uso alle forze dell'ordine, palanchini, tronchesi e altri arnesi da scasso.